L’università di Firenze approva il Progetto UNI-CORE, che da spazio a giovani immigrati cresciuti in condizioni svantaggiate.
“Hermon, una ragazza di 26 anni di origine eritrea - unica donna fra i giovani arrivati in Italia con i Corridoi universitari -, già laureata in Biologia, si è iscritta alla laurea magistrale in Advanced Molecular Sciences della Scuola di Scienze matematiche, fisiche e naturali. Jules, 25enne congolese, laureato in Scienze Agrarie, ha scelto di frequentare il percorso magistrale in Natural Resources Management ad Agraria.
All’inizio di settembre i giovani sono arrivati dall’Etiopia in Italia, dove hanno passato un periodo di isolamento fiduciario presso una struttura della Diaconia Valdese che, assieme a Caritas Italiana e Gandhi Charity, partecipa al partenariato che lega a UNI-CO-RE anche Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e altre istituzioni nazionali e locali. Grazie alla rete di enti e associazioni del volontariato sociale del territorio – fra le quali Centro di Salute Globale, Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione e Associazione Progetto Arcobaleno-, agli studenti verranno offerti non solo supporto linguistico e tutoraggio universitario, ma anche occasioni di socializzazione e di orientamento nell’accesso ai servizi a loro disposizione.”
Speriamo ardentemente che l’università di Firenze continui a dare spazio ad iniziative come questa, visto l’evidente classismo che dilaga ultimamente.
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