Alfa Romeo Arese, continua la lotta

Venerdì 15 Aprile 2011 14:00 DEAPRESS
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Alfa Romeo di Arese: proteste dall’11 febbraio ma nessuna proposta.
Sono stati 62 gli operai licenziati in tronco dallo stabilimento Alfa Romeo di Arese con la misera motivazione di una cessazione contrattuale. Negli anni l’azienda ha visto decrescere esponenzialmente la produzione e i settori di cui si occupava, strategicamente delocalizzati. Dagli anni ottanta i lavoratori sono passati da 18.000, fino ad arrivare alle poche decine attuali, impiegati non nella produzione automobilistica vera e propria, ma in attività correlate, come attività logistiche o di riciclo dei rifiuti, come mi ha raccontato un membro dello Slai Cobas che si occupa della fabbrica. La stessa fonte, racconta che i pochi operai rimasti sono stati licenziati e parzialmente sostituiti da altri operai, (sfruttati e sottopagati) dipendenti della Innova Service, società sostituitasi alla Fiat nella gestione dello stabilimento.
Attualmente gli operati licenziati, , attendono che una delegazione del consiglio regionale lombardo, faccia un sopraluogo nello stabilimento, fissato per martedì o mercoledì prossimo, per poi avanzare delle proposte concrete per risolvere la situazione. Perché ancora le istituzioni stanno dimostrando scarso interesse per la vicenda.
Forse perché gli interessi che ruotano intorno all’area, sono tanti e provenienti da differenti gruppi di interesse. Infatti, la zona ospiterà l’EXPO 2015, che farà arrivare milioni di euro nella periferia milanese.  Un boccone succulento per la speculazione immobiliare, e non solo.

 Paola Cama/DEApress

 

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Ultimo aggiornamento ( Mercoledì 22 Settembre 2021 11:13 )