Il comune di Firenze ha emanato una nuova ordinanza sulla cosiddetta "movida". Secondo questo provvedimento da domani, per tutti i prossimi venerdì e sabati della stagione, in certe ore : "sui sagrati, e le scalinate sottostanti, delle basiliche di Santa Croce, Santo Spirito e della chiesa di Sant'Ambrogio" il passaggio delle persone sarà consentito solo per accedere alle chiese e verrà vietata la sosta dei pedoni nonchè il consumo di qualunque tipo di cibo o bevanda. Eccezioni saranno previste in caso di eventi religiosi, o culturali, di cui è ricco il programma estivo fiorentino. Altre eccezioni sono previste per gli eventi di carattere sociale. Questo provvedimento, in realtà piuttosto "astruso e complesso" (o come spesso si dice: "bizantino") nella sua formulazione, è stato concepito con l'intento di combattere il famoso "degrado", le cui manifestazioni più "turistiche" in realtà sono occasione di (sia pur discutibile) lucro per molti, mentre le altre sono perlopiù banalissime espressioni di vita quotidiana, che comunque "confliggono" con la scarsissima tollerenza del Nardella verso qualunque cosa "esuli" dalla sua -non apertissima- visione del mondo. Spesso poi, questo supposto "degrado" è stato, nell'area fiorentina, preso come comoda e omnicomprensiva scusa per interventi meramente repressivi. Esiste è vero, un problema "globale" -non certo solo fiorentino- di rispetto per il complesso e articolato mondo "degli altri", e gli schiamazzi a qualunque ora del giorno e della notte nel centro di Firenze ne sono una prova, tuttavia è certo che questo problema può essere risolto solo con l'educazione (che comincia con l'esempio che noi stessi diamo agli altri; turisti, cittadini e senza fissa dimora inclusi), e con la tolleranza.
Fabrizio Cucchi, DEApress
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