Riceviamo e pubblichiamo:
RSU CANTIERI DI PISA
AUSTRIACA TCF NON CONVINCE, LA REGIONE RICONVOCHI LIQUIDATORE. I LAVORATORI PRONTI A COSTITUIRSI IN COOP PER SALVEZZA STORICA ATTIVITA' PRODUTTIVA
Pisa 10.11.2011.- A circa un mese, ormai, dall’ultimo incontro con il liquidatore Federico Galantini, avvenuto in ottobre al tavolo istituzionale, la situazione dei Cantieri di Pisa continua ad essere caratterizzata più da ombre che da luci.
Infatti, anche le notizie raccolte in questo lasso di tempo circa la reale consistenza industriale dell’unica proposta di interessamento all’ acquisto dei Cantieri di Pisa formalizzata in tutti questi mesi dal liquidatore, la Società austriaca TCF, non sembra corrispondere a quelle necessità di rilancio dell’attività produttiva e salvaguardia dei livelli occupazionali, bensì all’acquisizione del prestigioso marchio nonché degli scafi iniziati e da finire.
Questo quadro, quindi, conferma tutte le preoccupazioni fin qui espresse dai lavoratori e dal sindacato.
Preoccupazioni aggravate dalla sensazione di una perdurante disattenzione e incapacità di iniziativa delle Istituzioni locali rispetto ad una vertenza che vede da oltre sei mesi i lavoratori e le loro famiglie esprimere una straordinaria capacità di resistenza e mobilitazione per garantire non solo a se stessi una prospettiva di lavoro ma anche la difesa di uno storico insediamento industriale in un’area strategica per lo sviluppo produttivo della città.
Tale divario suscita ogni giorno che passa sempre più inaspettati e pesanti interrogativi circa la reale volontà delle istituzioni pisane, ma non solo, di sostenere l’impegno e lo sforzo di lavoratori e sindacati per una positiva conclusione di questa vertenza.
Per questi motivi nel riconfermare l’impegno preso con il Presidente Giorgio Napolitano a “farsi ascoltare da chi non vuol sentire” i lavoratori dei Cantieri di Pisa chiedono l’immediata riconvocazione del liquidatore al tavolo in Regione perché siano finalmente fatti nomi e cognomi di soggetti che hanno fin qui manifestato una qualche forma di interesse all’acquisizione dei cantieri di Pisa in modo tale che sia possibile svolgere con gli stessi una trasparente interlocuzione.
In questo quadro di incertezze e qualora non si rendessero visibili concrete manifestazioni di interesse, i lavoratori avvieranno tutti i confronti necessari per la costituzione di una cooperativa dei lavoratori dei Cantieri di Pisa per la salvezza ed il proseguimento della storica attività produttiva.
p. la RSU Andrea Laganà Umberto Nannola
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