Nicolas Sarkozy, forte del risultato delle ultime elezioni, attacca a spada tratta i diritti dei lavoratori avanzando l'ipotesi di una riforma generale del mondo del lavoro che toccherebbe la revisione dei sistemi prevdenziali, le regole sui preponsionamenti, le 35 ore, licenziamenti e trattamento dei disoccupati. La Cgt annuncia un'andata di scioperi per contrastare l'offensiva del nuovo presidente il quale però sembra poco preoccupato affermando che "c'è bisogno di una riforma dei rapporti di lavoro. Tutti lo sanno e nessuno lo dice. Non possiamo più resistere su questa linea Maginot giuridica".
Davide Pinelli - DEApress
Share |
< Prec. | Succ. > |
---|