Combinando rigore investigativo e creatività, il giornalismo locale di Salonicco ha tenuto informato il pubblico seguendo la costruzione della nuova metropolitana come preoccupazione civica condivisa. Una storia che ha come protagoniste le persone tanto quanto i treni
Nella primavera del 2023, il governo greco ha annunciato trionfalmente che la metropolitana di Salonicco era "in funzione", una frase che campeggiava su comunicati stampa e discorsi ufficiali. Tuttavia, questa affermazione era più una metafora che una realtà. Sì, c'erano le stazioni, nuove e scintillanti. Sì, c'erano i treni, belli e immobili. Ma se si parlava di trasportare effettivamente passeggeri, era tutta un'altra storia.
Entra in scena George Toulas, giornalista e attivista arguto e ironico. Di fronte a questa grandiosa dichiarazione Toulas, come qualsiasi abitante di Salonicco che si rispetti, ha trasformato l'assurdità della situazione in arte. Facendo proprio lo slogan del governo "in funzione", ha creato una realtà alternativa in cui la metropolitana non era solo operativa, ma parte vitale della vita quotidiana.
Attraverso post sui social media e foto e articoli pubblicati sulla rivista Parallaxi , testata indipendente di Salonicco, Toulas ha raccontato le sue avventure immaginarie sulla metropolitana. Una volta, da autoproclamato presidente della (inesistente) associazione "Amici della metropolitana di Salonicco", ha incontrato e salutato i funzionari governativi facendo un eroico ingresso dal tetto del treno. Le sue storie erano assurde, esilaranti e dolorosamente comprensibili per chiunque avesse mai aspettato un autobus a Salonicco.
Sotto l'umorismo, tuttavia, si nascondeva una critica tagliente. Toulas non faceva solo battute; teneva uno specchio di fronte ai fallimenti del governo. Il giornalista ha iniziato a parodiare le avversità legate alla metropolitana quasi quindici anni fa, con articoli che satireggiavano i lunghi ritardi di un progetto che sarebbe diventato una barzelletta nazionale. Negli ultimi due anni, fingendo che la metropolitana esistesse come affermato dal governo, ha evidenziato il divario tra la retorica ufficiale e la realtà vissuta.
Le sue avventure immaginarie sono diventate una forma di protesta, portando alla luce la frustrazione di una città che aveva atteso per decenni un sistema metropolitano che rimaneva tormentosamente irraggiungibile.
Mentre i funzionari parlavano con frasi ad effetto, Toulas è diventato la fonte di riferimento per i cittadini in cerca della verità nuda e cruda. Ha raccontato ritardi, battute d'arresto nella costruzione e sforamenti di bilancio con la stessa arguzia usata per inventare le sue scappatelle in metropolitana.
In un paese in cui i giornalisti sono visti con sospetto e sfiducia dal grande pubblico, guadagnare la fiducia dei cittadini richiede tempo e l'umorismo può essere uno strumento utile.
Intervistato da OBCT nel settembre 2023, un anno prima dell'apertura ufficiale (ed effettiva) della metropolitana di Salonicco, Toulas ha raccontato come la sua interazione con il pubblico si sia intensificata attraverso la sua presenza sui social media.
"In tutti questi anni da giornalista a Salonicco, credo di aver creato un rapporto sincero e aperto con i miei lettori. Molte delle mie storie provengono da loro, sono un riflesso di problemi e sfide reali vissute in città. Cerco di essere fedele a loro e alla città stessa. La satira 'in funzione' ha reso questo legame ancora più forte, raggiungendo un pubblico ancora più vasto, che voleva un'informazione diretta e imparziale".
Toulas ha finito per raccontare una verità più profonda sul potere dell'umorismo di svelare l'ipocrisia e la resilienza di una città.
Pochi mesi dopo, tuttavia, i sorrisi si sono raggelati quando Parallaxi ha pubblicato un'inchiesta sull'azienda a cui era stata direttamente commissionata la costosa creazione del logo della metropolitana. Le prove presentate hanno aperto il vaso di Pandora della corruzione.
Il logo dello scandalo
Mentre il tanto atteso progetto della metropolitana di Salonicco si avvicinava al completamento, la questione apparentemente innocua del logo ha causato un acceso dibattito pubblico.
Il design presentava una "m" minuscola stilizzata, ispirata alla calligrafia bizantina per onorare la ricca storia della città, racchiusa in un cerchio che simboleggiava i tunnel della metropolitana.
Il suo design ha scatenato polemiche, principalmente a causa dell'incarico diretto e dei costi associati. Inizialmente era stato annunciato un concorso pubblico che offriva un compenso di ottomila euro, poi bruscamente annullato senza spiegazioni pochi giorni prima della scadenza per la presentazione delle candidature.
Quindi, il progetto è stato assegnato direttamente ad un'azienda relativamente sconosciuta, Marketing and Media Service Single Member PC, con sede ad Agia Paraskevi, Atene, per 30mila euro.
Questa decisione ha attirato le critiche dell'Associazione degli architetti di Salonicco e della comunità di graphic design, secondo cui il processo di sviluppo del logo mancava di trasparenza e coinvolgimento del pubblico, portando a sospetti di favoritismo e cattiva gestione.
La controversia si è intensificata quando è stato rivelato che il logo era molto somigliante ad altri già esistenti, sollevando interrogativi sulla sua originalità e sull'assegnazione di fondi pubblici per la sua creazione.
Solomon , un'agenzia di giornalismo investigativo, ha approfondito la questione, scoprendo intricate strutture di proprietà e potenziali conflitti di interesse all'interno dei media greci.
L'inchiesta ha fatto luce sul contesto più ampio dell'influenza e del controllo dei media in Grecia, suggerendo che lo scandalo del logo della metropolitana fosse sintomatico di problemi sistemici più profondi.
Vale la pena menzionare che né il governo né i canali di comunicazione ufficiali della metropolitana hanno fornito risposte concrete a queste accuse.
I giornalisti locali di Salonicco hanno trasformato l'arguzia in una forma di attivismo, usando l'umorismo per criticare e informare, mentre agenzie indipendenti come Parallaxi e Solomon hanno documentato meticolosamente i rapporti più oscuri, come la controversia che circonda il logo.
Insieme, hanno fornito ai cittadini una lente indipendente su un progetto spesso oscurato da manipolazione politica e opacità burocratica.
Un anno dopo il nostro primo colloquio, George Toulas commenta "la realtà della metropolitana", un progetto che "è stato progettato e realizzato in modo problematico, portando enormi scandali per cui nessuno pagherà".
"Odio l'arroganza dei politici, le vanterie, il dito puntato e il giornalismo pagato che giustifica tutti i crimini per motivi di dovere di partito e sottomissione. Da 35 anni a Parallaxi facciamo il nostro lavoro secondo i nostri valori; credo che abbiamo contribuito molte volte a portare alla luce enormi problemi e abbiamo costretto le autorità a intervenire per affrontarli. Continueremo a denunciare inadeguatezze e problemi riguardanti lavori e operazioni pubbliche. Questo è giornalismo".
Utilizzerà la metropolitana per andare al lavoro?
"Sì, prenderò la metropolitana. E consiglio anche a voi di farlo, senza paura. Lasciamo respirare una città tormentata dalle auto. Lasciamola sperare in giorni migliori".
https://www.balcanicaucaso.org/aree/Grecia/Salonicco-il-giornalismo-va-in-metropolitana-235589
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