Si è aperto con l’inno di Mameli cantato dai familiari delle
vittime il lungo corteo che sta sfilando sul lungomare di Napoli per la
quattordicesima Giornata della Memoria in ricordo delle vittime di mafia
organizzata dall’Associazione Libera. La marcia si concluderà in piazza del
Plebiscito con un concerto che vedrà sul palco artisti delle tradizioni musicali
del sud Italia. In testa al corteo ci sono circa 500 familiari delle vittime,
che mostrano le foto dei loro cari scomparsi.
Sono arrivati in migliaia da tutta Italia e da trenta paesi
del mondo per testimoniare l’impegno contro le mafie e ricordarne le vittime.
''Migliaia e migliaia di persone sono qui oggi per un abbraccio alla città - ha
detto don Luigi Ciotti, presidente di Libera - . E’ un segno di attenzione a
chi si impegna tutti i giorni contro la criminalità organizzata. Oggi siamo qui
per ripetere che occorrono meno parole e più fatti”.
Fra le numerose associazioni che hanno aderito alla Giornata
della Memoria, c’è anche il movimento antimafia “Ammazzateci tutti”, nato in
seguito all’omicidio del vicepresidente del Consiglio regionale della Calabria,
Francesco Fortugno. "Contro le mafie - ha affermato Aldo Pecora, leader
del movimento - serve una forte presa di coscienza soprattutto per i politici.
Le varie commissioni parlamentari antimafia in questi anni hanno prodotto
relazioni su relazioni, ma le leggi contro la mafia sono state poche e troppo
leggere. Con alcune buone modifiche si potrebbero colpire in modo pesante le
organizzazioni criminali". "Mi auguro davvero - ha concluso Pecora -
che la politica non venga anche a Napoli solo per asciugare le lacrime dei
familiari delle vittime, ma che cominci seriamente a ridare fiducia nella
giustizia a loro, ai cittadini ed a tutti i giovani".
Valentina Casini - DEApress
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