L’annuncio della definitiva chiusura dell’Elettrolux è una notizia pesantissima non solo per i lavoratori dell’azienda e per le loro famiglie – a cui va tutta la nostra solidarietà – ma anche per Firenze e per la Toscana. La decisione della multinazionale non può certo essere mitigata dal fatto che tale chiusura avverrà fra un anno, a giugno 2009. La vicenda Elettrolux e la sua conclusione – nonché le molte altre che si stanno registrando anche in Toscana - sono un esempio emblematico di come il massimo profitto perseguito attraverso politiche aziendali che dovrebbero essere prioritariamente industriali ma che purtroppo sono solo economico- finanziarie, porti alla chiusura non di aziende decotte, bensì di realtà sane e ricche di know how.Ancora una volta, si consuma la rottura del legame con il territorio, la definitiva scomparsa di qualsiasi idea di responsabilità sociale dell’impresa. E’ necessario adesso che le istituzioni tutte si impegnino – per quanto di competenza – per la ricerca di soluzioni che producano lavoro e qualità dello sviluppo, promuovendo politiche che garantiscano compatibilità sociale ed ambientale, in cui, tra l’altro, la parola ‘produttività’ sia il risultato della composizione e qualità di tutti i fattori della produzione, e non solo del lavoro.Pena la definitiva desertificazione del tessuto produttivo, il declino delle condizioni sociali e del lavoro della nostra regione. Con questo spirito,come abbiamo partecipato alla manifestazione di Martedi mattina, parteciperemo a tutte le iniziative dei lavoratori dell’Electrolux, ribadendo loro la nostra solidarietà e il nostro impegno per un futuro meno incerto di quello che ad oggi si prospetta.
Partito della Rifondazione Comunista Regione Toscana
Partito Della Rifondazione Comunista Federazione Di Firenze
Partito della Rifondazione Comunista Regione Toscana
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