Giovedì 30 giugno, alle ore 17,
presso MAD Murate Art District in piazza delle Murate a Firenze
si terrà la presentazione e proiezione in anteprima assoluta del film:
I MAESTRI DELL’ ARCHITETTURA E DEL DESIGN: ENZO ZACCHIROLI
di Alberto Di Cintio
Il film è prodotto dall'Università degli Studi di Firenze-Laboratorio Multimediale e dal Dipartimento di Architettura e alla prima interverranno:
Alessandra Petrucci, Rettrice Università degli Studi di Firenze
Anna Maria Matteucci, Prof.sa Emerita Università degli Studi di Bologna
Francesco Gurrieri, già Prof.re Ordinario Università degli Studi di Firenze
Alberto Di Cintio, Regista del film
Il film fa parte del progetto di ricerca I MAESTRI DELL’ ARCHITETTURA E DEL DESIGN, portato avanti dal’arch. Alberto Di Cintio per il Dip. di Architettura, che ha come obbiettivo l’indagine e l’analisi di un periodo dell’architettura contemporanea attraverso la documentazione e la rilettura critica dell’operato di grandi Professori e Architetti che si sono formati e hanno operato a Firenze, contribuendo sia alla preparazione degli studenti, sia anche come teorici e fattivi ispiratori e creatori della produzione architettonica dei nostri anni. Dopo i film dedicati a Giovanni Klaus Koenig, Roberto Segoni, Mario Zaffagnini, Pierluigi Spadolini, Di Cintio ha lavorato su Enzo Zacchiroli (1919-2010).
Il film restituisce l’opera scientifica ed accademica di Enzo Zacchiroli e insieme rilegge un periodo storico dell’architettura italiana, ricco di progettualità e fermento creativo e culturale, nonché la sua profonda sensibilità e dedizione verso la missione rivolta alle future generazioni.
Enzo Zacchiroli nasce a Bologna il 13 dicembre 1919, si iscrive alla Facoltà di Architettura di Firenze e si laurea con lode nel 1951. Nel 1958 apre uno studio di architettura, rinunciando alla carriera universitaria, per dedicarsi full time alla progettazione architettonica.
Progettista dalla versatilità poliedrica, mostra nella sua opera una predilezione per gli interventi di pubblico servizio dedicati all’attività didattica e di ricerca: realizza a Bologna, tra il 1959-60, la Johns Hopkins University (Premio IN/ARCH), l’Istituto di Statistica e la Biblioteca “Bigiavi” (1963-73) e a Siena trasforma il grande Ospedale psichiatrico in vari istituti universitari. Del 1972-79 sono le residenze, felicemente distribuite sulle colline di Arcavacata, per la nuova Università della Calabria. Da ricordare anche la sede del CNR a Bologna (1988-95). Negli edifici inseriti nei centri storici predomina l’uso del mattone, come nella sede dei Servizi Postali di Foligno (1979-85), per la Banca d’Italia a Siena (1986-93) e, nel convivere del moderno con l’antico, nella piazzetta realizzata accanto alle alte absidi gotiche della chiesa di San Domenico a Bologna (1981-85).
Fin dagli anni Sessanta Zacchiroli utilizza anche il cemento: a Bologna, l’Ingresso della Fiera (1972-74) e le Torri gemelle (1977-80), che rappresentano un parlante prototipo cui farà seguito il “Ventaglio” di Sassuolo (1980-86), complessi polivalenti in cui la presenza di negozi e uffici anima il contesto prettamente residenziale. Sempre in cemento è modellato lo spazio avvolgente della chiesa della Santa Croce a Casalecchio di Reno, ma in lui vive anche l’interesse per i nuovi materiali come nell’edificio dei Telefoni di Stato (1968-71) e nelle Officine ATC alle Due Madonne (1979-83). Ritorna al mattone accoppiato al vetro nelle lunghe facciate del complesso per uffici alla Dozza di Bologna (1992-95) e nel Palazzo di Giustizia di Torino progettato insieme al prof. Pierluigi Spadolini (1986-96). La volontà di rinnovare l’architettura e le sue funzioni emerge fortemente nell’edilizia sanitaria: il centro neuropsichiatrico Silvio Alvisi di Imola (Premio IN/ARCH 1969), è senza sbarre e cancelli. Costante l’attività dello studio per centri ospedalieri realizzati in numerose città dell’Emilia: a Bologna costruisce l’Ospedale Malpighi (1969-72), i padiglioni del Bellaria e restaura e amplia il Maggiore.
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