Nuova emergenza a Lampedusa. Secondo fonti ANSA sono circa cinquecento, con sei diversi barconi, i migranti giunti nell'isola dalla scorsa notte fino a questa mattina.
La più grande delle isole Pelagie che contrasta con i suoi 5ooo abitantii si è, ancora una volta, trasformata in una terra d'emergenza: con i furgoncini che fanno la spola dal molo Favarolo all'hotspot di contrada Imbriacola, dove vengono portati i migranti, e con mezzi che poi spostano gli ospiti della struttura, quelli presenti già da qualche giorno, verso il porto.
Nonostante i quotidiani trasferimenti con il traghetto di linea, nella struttura di primissima accoglienza al momento ci sono di nuovo 1.154 persone a fronte di 350 posti disponibili.
L'accoglienza di persone che scappano da una realtà di miseria e di sofferenza non è solo dovere morale, ma può pure giovare ad una società come la nostra politica, piena di contraddizioni sociali.
Certo, a monte ci devono essere precisi e funzionali programmi di inserimento di queste persone svantaggiate, per far sì che queste possano diventare produttive e giovare così all'economia del Paese, nonché alla nostra stessa società.
Ovviamente vi possono essere casi difficili; ma questi verranno trattati con lo stesso principio di prima (fuori dalla connotazione razziale).
Solo così il sogno di grandi attivisti di diritti umani, a cominciare da quelli americani, potrà divenire concreto, guardando i figli di queste persone giocare con altri bambini, diversi solo per il colore della pelle, ma uguali nei diritti e nei doveri.
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