CARPETS & CANDLES
"Sangue Corrotto"
![CARPETS CANDLES COVER](/images/CARPETS__CANDLES_COVER.jpg)
"KM" - Official Live Video
Non solo punk, non solo pop, decisamente rock ma anche sfumature che richiamano la libertà del prog, che poi per i puristi di qualche generazione fa, sarebbe anche bello poter archiviare dentro le origini del Jazz. Un disco d'esordio per i Carpets & Candles dal titolo "Sangue Corrotto", decisamente un disco analogico che avremmo poi visto perfettamente celebrato su cassetta o vinile. Il taglio punk della loro energia non può essere sottovalutata e quel rock italiano d'autore, libero, leggero, fresco e privo di maschere, goliardico nei confronti della vita e del modo di pensare alla musica... cose che ai nostalgici degli anni '90 filo inlgesi, faranno battere forte il cuore. Che sia anche questa una nuova tendenza per la scena inedita del nuovo millennio?
Esordio decisamente interessante per i tempi che corrono. Troppi stanno andando sempre più verso un ritorno al passato. Per voi quali anni e quale epoca di musica ha seminato l’arte e l’ispirazione?
Inconsciamente la sostanza forse attinge agli anni ‘90, mentre la forma più probabilmente si lega a una sorta di corrente revival di strutture e idee più tardamente anni ’60… o magari no.... e poi ci sono i cantautori italiani degli anni 70 e hard rock anni 80. Sentiamo di esserci appropriati di varie epoche e di quello che potevamo. Facciamo la musica che possiamo e che ci viene più spontanea. In fondo, sono modi di linguaggio e modi di esprimersi. Lo sforzo in cui ci impegniamo, la nostra chimera, è quello di ricreare un qualcosa senza tempo...o perlomeno che non debba preoccuparsene.
Dischi che reggono il suono di questo “Sangue Corrotto”?
Non sapremmo dire...appena ne troviamo uno ve lo mandiamo autografato!
Parlare di punk significa anche parlare di un certo modo di vivere e di vestire la musica. Voi nel quotidiano quanto somigliate al vostro disco?
Suoniamo insieme da 10 anni e abbiamo creato diversi brani. Questo disco è una selezione del nostro repertorio. Quello sopravvissuto. Alcuni pezzi si sono autoeliminati, per il momento li facciamo solo dal vivo. Parlando di somiglianze, quindi, è come chiedersi se è nato prima l’uovo o la gallina… ma, volendo essere nostalgici e romantici, questo disco è come quella scatola di scarpe piena di vecchie diapositive e foto che ognuno tiene sopra all’armadio: ogni brano è una serie di foto dello stesso momento, che cristallizzano una precisa situazione e che ci dicono qualcosa di come eravamo quando le abbiamo scattate. Non siamo noi ad essere simili al nostro disco, è lui che nell’arco di 10 anni ha provato a prenderci le misure più e più volte… mancando sempre di un pelo la diapositiva perfetta. Francesco che viene sempre con gli occhi chiusi, Marta con la smorfia da "non rompere", Daniel di schiena e Andrea mosso. Promettiamo che la diapositiva perfetta sarà nel prossimo disco…!!
E per chiudere parliamo di video ufficiali… a quando il lavoro approderà anche a questo? Oppure ne state lontani per non essere troppo main stream?
in realtà è una precisa scelta: dovendo scegliere se investire tempo e risorse in un video ufficiale, abbiamo momentaneamente preferito dare precedenza ai live e al lavoro sugli arrangiamenti del nuovo album. Per il momento gira sui social un video homemade di noi che suoniamo in sala prove ci siamo divertiti un sacco a realizzarlo e in qualche modo siamo ingenuamente orgogliosi del risultato. Peró un video ufficiale è sulla lista delle cose da fare, promesso.
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