Eccovi una notizia degna di nota che ci porta ad apprezzare il teatro che sconfessa il mito e confronta il passato con il presente:
"Prodotto dal Teatro Metastasio di Prato con il supporto di Centro di Residenza della Toscana (Armunia - CapoTrave / Kilowatt) e KanterStrasse, Residenza Artistica Olinda / TeatroLaCucina, da martedì 8 a domenica 13 novembre al Teatro Fabbrichino debutta in PRIMA ASSOLUTA LANCILLOTTO E GINEVRA, uno spettacolo diretto da Giovanni Ortoleva, con Leda Kreider e Edoardo Sorgente (nei giorni feriali 20.45, sabato 19.30, domenica 16.30).
In uno dei miti più noti dei romanzi cortesi, Ginevra, moglie di Artù, e Lancillotto, il più valente cavaliere del Re, cadono preda di un amore che porterà a scontri intestini e lotte fratricide, fino alla tragica caduta del regno. Così tramonta la letteratura cavalleresca, così la tavola rotonda cade su se stessa: infatti è proprio il tanto decantato amore, spesso al centro delle prove affrontate dai cavalieri di Artù, a decretare la sua fine.
Setacciando gli ampi materiali che formano il mito e gli circolano intorno, da Chretien de Troyes a sir Thomas Malory, da Dante Alighieri al film Lancelot du Lac di Robert Bresson, Giovanni Ortoleva e Riccardo Favaro ne compiono una riscrittura essenziale, costellata di riferimenti alla nostra epoca (sconfitte belliche, crisi dei valori e dei poteri consolidati) e capace di far intravedere attraverso la vicenda dei due amanti l’affresco del mondo di oggi in rapido e drammatico cambiamento, come fu per quello cavalleresco.
Afferma Giovanni Ortoleva: “Credo che quello che maggiormente ci colpisce dei romanzi cortesi oggi non siano tanto gli animali fantastici o gli incantesimi, quanto il mondo ideale dei cavalieri, la loro condivisione di valori per cui morire. Oggi la tavola rotonda, la cui forma indicava che nessuno poteva esserne il vertice, è più inimmaginabile degli ippogrifi.
Se è vero, come dice Denis De Rougemont, che l’Occidente si fonda sull’idea di amore descritto nei romanzi cortesi, viene da chiedersi come ha fatto a perdere tutto il resto che si trova in quelle pagine. A questo proposito, proprio la storia di Lancillotto e Ginevra è cruciale. Quando la moglie di Re Artù e il suo cavaliere più valoroso avviano la loro relazione clandestina stanno mettendo in moto il processo che porterà alla fine del regno di Artù. Stanno decidendo, o non stanno riuscendo ad evitare, di distruggere la tavola rotonda. Stanno scegliendo l’amore al posto degli ideali. Stanno scegliendo per noi”.
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