La grafica in primo piano su Facebook- ÂÂ Messaggistica per immagini, ecco l'ultima trovata che fa tendenza: l'invenzione dell'uso di emoji o emoticon. Sono queste che stanno cambiando la percezione del messaggio.ÂÂ
Impensabile anni fa l'utilizzo della grafica come linguaggio sensibile o emozionale,ÂÂ che si aggiungeÂÂ alla percezione che gli altri hanno di noi, che puòÂÂ influenzare le relazioni sociali eÂÂ addirittura fornire ad altri delle indicazioni sulla personalità di chi li usa.
Questa nuova invenzione sta nel fatto che anche il ÂÂ 'non detto', che generalmente scompare quando scriviamo, con l'uso delle emoji ed emoticon nelle chat, va a creare un linguaggio alternativo che in qualche modo sostituisce la comunicazione non verbale.ÂÂ
Dunque, se l'espressione della faccia è l'elemento più immediato per capire sentimenti e desideri, ecco che il "vis a vis" viene interpretato e legato alle dinamiche delle fragilità individuali.ÂÂ Durante un'interazione faccia a faccia, che sia dal vivo o attraverso videochiamate su Skype o FaceTime, si usa non solo il linguaggio verbale, ma unaÂÂ comunicazione altra'ÂÂ veicolata ad esempio dal movimento delle mani, la postura o le espressioni facciali,ÂÂ usati non solo daiÂÂ più giovani maÂÂ da tutti fruitori di internet.
Simboli e faccine, secondo i ricercatori, sarebbero legati infatti più alla personalità che all'età: un aspetto importante in tutto questo è sul 'come' questi simboli possano influenzare la nostra percezione delle persone che chattano con noi.ÂÂ
Le persone fanno giudizi su di noi in base a come usiamo le emoji, consapevoli che questi giudizi possono differire a seconda del dove o con chi si usa quell'emoji, ad esempio, se con persone di lavoro o con la famiglia o gli amici.
L'usoÂÂ di immagini o combinazioni di caratteri per esprimere parole, concetti e stati d'animo, sono diventatiÂÂ talmente popolari, in tutti i sistemi di messaggistica, che che le usiamoÂÂ per valorizzareÂÂ espressioni emotivi eÂÂ il più delle volte,ÂÂ gli emoji diventano gesti che parlano. Però, dato che ci sono molte peculiarità nel modo con cui gesticoliamo, si aprono nuove finestre sui linguaggi trasversali o sublimali.
Le emojiÂÂ rappresentano dei simboliÂÂ importanti sul 'come' e 'perché', e soprattuto potranno essere usati per farci cambiare abitudini e assumere persieri diversi,ÂÂ a causa delle differenti interpretazioni, possonoÂÂ dareÂÂ luogo a nuovi punti di riferimenti, interpretazioneÂÂ sui bisogni,ÂÂ reinterpretazioni,ÂÂ addirittura ÂÂ interventi sulla scala dei valori sociali, culturali, di mercato, e posso modificarsi a seconda del periodo in cui viene usato.
In una recente intervista una amica mi dice:".... Il linguaggio corretto viene percepito come violento quindi ho iniziato ad usarlo per difedermi cioè definisco gesti ed espressioni con le faccine per non essere fraintesa. Uso questo linguaggio per difendermi in quanto, ancheÂÂ la punteggiatura, soprattutto ilÂÂ punto finale, veniva interpetato come uno stacco perentorio".
In una recente intervista una amica mi dice:".... Il linguaggio corretto viene percepito come violento quindi ho iniziato ad usarlo per difedermi cioè definisco gesti ed espressioni con le faccine per non essere fraintesa. Uso questo linguaggio per difendermi in quanto, ancheÂÂ la punteggiatura, soprattutto ilÂÂ punto finale, veniva interpetato come uno stacco perentorio".
Invece la mia lettura è molto diversa e vedo quest'uso grafico come una nuova formula di controllo. Un esempio banale: se mettiamo una o più faccine definiamo una scala di valore, una chiave di lettura del gradimento dal quale rileveranno le nostre preferenze e tendenze. Per difenderci daÂÂ questi nuovi aspetti fenomenologiciÂÂ del linguaggio, che spiano la nostra personalità, penso che sia importante trovare una chiave di lettura per decodificare tale spionaggio conÂÂ approfondimenti psico-pedagogici, analisi, sondaggi eÂÂ ricerche.ÂÂ
Intanto bisogna tornare a guardarsi, piuttosto che scriversi.ÂÂ
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