Un vecchio detto dice "errare è umano, perseverare è diabolico". L'ostilità di Donald Trump contro gli scienziati che mettono in guardia sugli effetti dei cambiamenti climatici era già nota da tempo. Ma "la storia continua..."
Venerdì scorso, 23 Novembre, è stato pubblicato un rapporto ufficiale (1) secondo cui i cambiamenti climatici starebbero già danneggiando gli statunitensi, e che questo peggiorerà in futuro se non verrà fatto nulla in proposito. Tra gli esempi dei danni già in atto ci sono i disastrosi incendi nell'ovest, le alluvioni nella zona della costa est, l'erosione delle coste....
Innanzitutto la pubblicazione di questo ennesimo rapporto sarebbe stata spostata perchè cadesse durante "il ponte" del giorno del Ringraziamento (che cadeva Giovedì 22). Diminuendo così il suo "impatto mediatico".
E, come era prevedibile, il commento di Trump è stato "Io non ci credo" (2). Però "i fatti hanno la testa dura". Solo dal punto di vista economico, i danni previsti sono nell'ordine delle centinaia di miliardi di dollari. Chiaramente, poi questo non sarà un problema solo degli USA.
Secondo il rapporto suddetto, è ancora possibile "fare qualcosa", se fossero prese le opportune misure per limitare le emissioni di CO2, eccetera. Ma, aggiungo io, se l'unica azione da parte del governo della "superpotenza unica" è la professione di scetticismo "ad oltranza", dobbiamo davvero tutti "temere il peggio".
Fabrizio Cucchi, DEApress
(1)https://nca2018.globalchange.gov/
(2)https://www.bbc.com/news/world-us-canada-46351940
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