Lo strato di ozono presente nella nostra atmosfera ci protegge dai raggi ultravioletti provenienti dal Sole. Si tratta di un gravissimo fenomeno nato negli ultimi decenni del secolo scorso soprattutto a causa dell’utilizzo dei gas contenenti fluoro, cloro e bromo utilizzati nei frigoriferi, negli estintori e come propellenti nelle bombolette spray, messi al bando con il Protocollo di Montreal entrato in vigore nel 1989. Ebbene, il buco nell’ozono, che si è formato sopra il Polo Sud, si è ridotto del 60% nell’ultimo anno. Si tratta però solo in parte di una buona notizia. Infatti la riduzione del buco è dovuta all’aumento della temperatura negli strati superiori dell’atmosfera: ben 29 gradi più alti della media. In sostanza, non è il segno che il buco nell’ozono si stia riducendo in modo strutturale. Tra il 7 settembre ed il 13 ottobre di quest’anno il buco dell’ozono ha raggiunto la superficie di 9,3 milioni di chilometri quadrati, pari alla superficie della intera Europa. Si tratta dell’estensione più bassa dal 1983, quando fu registrata a 7,9 milioni di kmq.
Share |
< Prec. | Succ. > |
---|