Erano le 22.51 dell'8 dicembre 1980 quando Mark Chapman, ex guardia giurata e fan sfegatato dei Beatles attentò alla vita di John Lennon. Cinque colpi di pistola, di cui uno non andato a segno, alle 23.07 posero fine alla vita di uno dei FabFour, consacrandolo per sempre nel mito. “Hey, Mr Lennon” le parole di Chapman prima della tragica azione e “I was shot” quelle di Lennon prima di cadere a terra, davanti all'entrata della sua dimora, The Dakota in Central Park a Manhattan (New York). Il custode dell'edificio richiamato dal rumore degli spari urlò a Chapman “Lo sai che cosa hai fatto?” e l'assassino con estrema freddezza rispose “Sì, ho appena sparato a John Lennon”. Le perizie psichiatriche proveranno poi la profonda instabilità mentale di Chapman, il quale tre ore dopo il suo arresto aveva affermato “Sono sicuro che una grossa parte di me sia Holden Caulfield, il resto di me deve essere il diavolo”. Proprio nel momento dell'omicidio Chapman aveva con sé una copia de “Il giovane Holden”, opera che si mise a leggere impassibilmente subito dopo aver sparato. Chapman era ossessionato dal modello di vita spregiudicato del protagonista del romanzo, così come era ossessionato dalla figura di Lennon, tanto che arrivò a sposare una donna americana di origine giapponese che gli ricordava Yoko Ono. Oggi a 31 anni da quel tragico evento ricordiamo non solo un cantante, un mito, un genio, un amante della musica, quale John Lennon, ma riflettiamo anche sull'ossessione, sull'amore esasperato e sulle tragiche conseguenze che questo può portare. Lo stesso Chapman nei giorni prima dell'omicidio disse di aver ascoltato l'album Plastic Ono Band di John Lennon e di aver pensato: “Ascoltavo quella musica e diventavo sempre più furioso verso di lui, perché diceva che non credeva in Dio e che non credeva nei Beatles. Questa era un'altra cosa che mi mandava in bestia, anche se il disco risaliva a dieci anni prima. Volevo proprio urlargli in faccia chi diavolo si credesse di essere, dicendo quelle cose su Dio, sul paradiso e sui Beatles! Dire che non crede in Gesù e cose del genere. A quel punto la mia mente fu accecata totalmente dalla rabbia”.