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La piaga dell'apprendistato

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Sul sito web del quotidiano "Il sole24 ore" (www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-03-16/ingresso-azienda-lapprendistato-063751.shtml) leggiamo oggi: "Il governo ha più volte affermato la volontà di incentivare l'apprendistato come contratto di lavoro da utilizzare in maniera prevalente per l'accesso al lavoro".Stando così le cose, sarà opportuno spendere qualche parola, fornire qualche dato,  per smontare le più evidenti tra le menzogne che circolano normalmente sul tema "apprendistato".

L'apprendistato nel Medioevo...non era certo una condizione "da augurarsi" a nessuno, qualunque fosse la sua condizione sociale....La brutalità della disciplina, unita alla assoluta soggezione "al maestro" rendeva nei fatti non desiderabile questa posizione... Ma almeno il giovane sottoposto a questo giogo poteva sperare di arrivare ad una posizione che le leggi e le consuetudini garantivano come di privilegio...non vi ricordate gli "statuti" delle varie arti? Quindi l'apprendista poteva quantomeno sperare. Oggi non è più così. Non ci credete? Ma è evidente, nessun privilegio, nessuna garanzia è, nè "de jure" e neppure "de facto", concessa a chi lo superi. Ora il lettore o la lettrice mi risponderanno che il paragone con il Medioevo è fourviante, e, strano ma vero, c'è qualche senso in questa obbiezione. Il paragone tra l'apprendista, mettiamo nel 1400 e l'apprendista odierno, è a tutto vantaggio del primo, e non solo per le ragioni già ricordate. Il "giovane di bottega" del '400 imparava un qualchecosa che avrebbe potuto utilizzare, l'apprendista odieno è solo "carne da cannone" fatto per ubbidire e "tacendo morir". Non c'è più l'artigianato, o meglio, oggi la stragrande maggioranza delle imprese che si proclamano artigiane lo sono solo in virtù della ristrettezza dei mezzi, e lavorano esattamente come le grandi fabbriche...E c'è di peggio. Al sottoscritto è capitata, e valga come esempio di un malcostume diffuso, la sventura di poter vedere con i propri occhi, un'azienda di oltre cinquanta dipendenti, in località Malmantile, comune di Lastra a Signa, che solo in virtù delle lamentele inflitte dai proprietari alle autorità si è vista riconoscere lo status di "artigianato" benchè nulla dei metodi di lavorazione giustificassero questa appartenenza...Quindi senza l'artigianato, cosa è degli apprendisti delle arti? Agevolazioni ed incentivi per i pescecani (si veda ades.  www.lavoro.laspezia.it/documenti/apprendistato.pdf )in cambio di una fantomatica formazione (nei fatti un indottrinamento a ubbidire alla violenza del più forte), una patetica scusa per coprire l'abominio del lavoro minorile e retribuzioni ancora inferiori ai livelli -già da fame- della media...Ora, tutto questo passa come un paradiso ..... Il lavoro minorile non solo è moralmente ingiusto, ma costituisce persino un' aberrazione giuridica. Il lavoro salariato si distingue da quello schiavista per un supposto consenso da parte del lavoratore. Ad un minorenne non viene riconosciuto il diritto ad un'effettiva autodeterminazione, quindi come può essere riconosciuto "capace" di un reale consenso? A questo dovrebbero riflettere anche i sostenitori di forme di "apprendistato" dei minori, magari con la grottesca giustificazione che esse siano "formative". Ma l'apprendistato non riguarda solo i minori...Abbiamo cittadini/e "fino ai 26" e in qualche caso anche oltre ...costretti/e a subire questa vergogna … Assolutamente in cambio di nulla, perchè le retribuzioni medie sono, in Italia già così basse da permettere solo davvero a stento la sopravvivenza fisica degli interessati ...figuriamoci poi coloro che non hanno neppure "lo stipendio medio"...E se mi si parla di "formazione", ma anche volendo....che formazione mai potrebbero impartire padroni le cui azioni quotidiane (che sono sotto gli occhi di tutti)...li qualifica solo come dei bruti senza ragione?

Fabrizio Cucchi, DEApress

 

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Ultimo aggiornamento ( Venerdì 16 Marzo 2012 18:11 )  

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