Il primo turno delle elezioni presidenziali francesi avvia il gaullista Nicolas Sarkozy a una probabile affermazione definitiva fra due settimane, quando le urne si apriranno per il secondo turno. Il suo risultato (quasi un consenso ogni tre elettori) sommato all'affermazione del candidato centrista dell'UDF, François Bayrou (il cui elettorato moderato non è certo di sinistra), lo mette quasi del tutto al sicuro di fronte alla sfida lanciata da Ségoléne Royal, candidata socialista con una certa presa mediatica, ma di una statura non del tutto convincente.
L'unico vero avversario del carismatico gaullista è Sarkozy stesso: in quanto uomo politico più amato di Francia, non ha rivali. Persino l'affascinante De Villepin, primo ministro e compagno di partito, non riscuote la stessa stima. Ma Sarkozy è, per contro, anche l'uomo più odiato di Francia, per le sue idee estremamente conservatrici, per il rigore che propugna, per una certa mancanza di umanità e flessibilità; come del resto ha dimostrato nella gestione della crisi delle banlieues dello scorso anno, quando definì "racaille" (feccia) i rivoltosi e seppe parlare soltanto un linguaggio di repressione e polizia.
Sarkozy, in questa campagna elettorale, ha lanciato una campagna per una forma di integrazione forzata dell'immigrazione. Per lui l'identità francese è un dovere dell'immigrato, ancor prima del dovere dello Stato di garantire i diritti del proprio ospite. E' una sfida, una sfida importante, tra chi vuole ordine, ubbidienza e rispetto, e chi chiede diritti, opportunità e giustizia. Una sfida che la periferia francese, particolarmente polarizzata, rischia di accettare con rabbia. E se consideriamo l'inflessibilità dimostrata da Sarkozy, c'è da esserne preoccupati.
Del resto, come spiega Nonna Meyer, ricercatrice ed esperta di estrema destra, il Fronte Nazionale di Le Pen, ha perso un milione di voti, perché il suo spazio tradizionale è stato occupato dalla campagna elettorale di Sarkozy... E non si può dire che questo sia un segnale incoraggiante.
Giulio Gori - DEA
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