TV: ancella del potere?
Ci siamo ormai abituati ad avere a che fare, in maniera eccessivamente passiva, con dei telegiornali che ci propongono surrogati di informazioni e notizie.
Li guardiamo distratti, mentre ceniamo o facciamo colazione, di corsa prima di uscire per andare al lavoro, all'università. Gli prestiamo il minimo indispensabile di attenzione, spesso anzi cambiamo volentieri canale di fronte al bombardamento da una lato di tragedie familiari e non ( la ragazza scomparsa e assassinata, il tassista ucciso per futili motivi, i furti, gli stupri e via dicendo) e dall'altra di notizie riguardo le "celebrità" del momento, si va dalla "bellona" immancabilmente presente in tutti gli spot pubblicitari e in tutte le trasmissioni televisive alle ultime tendenze autunno-inverno, continuando così in un excursus di notizie irrilevanti. Per non parlare poi della sezione culinaria, certamente indispensabile in un programma televisivo deputato all'informazione giornalistica!
In tutto questo calderone di inutilità, il tempo dedicato a notizie di attualità e politica è minimo, dobbiamo concentrarci profondamente per riuscire a cogliere, ascoltare e capire quei 40 secondi di tempo in cui si parla della situazione politico-economica del nostro paese.
L'informazione non è chiara, è un'impresa ardua riuscire a capire guardando un Tg cosa sta accadendo intorno a noi, le informazioni importanti vengono vergognosamente banalizzate e ridotte a poche battute mentre il superfluo viene pompato, esaltato.
Qual'è quindi l'utilità e il fine di un telegiornale oggi?Se non riesce a fare informazione degna di questo nome, a cosa serve?
E noi intanto andiamo avanti, passando di notizia in notizia, finchè non troviamo un termine di confronto che ci faccia svegliare e rendere conto della situazione in cui siamo.
Una sera, casualmente sveglia alle 2 di notte, mi sono imbattuta nell'edizione notturna del Tg5 e non ho potuto credere a quello che stavo vedendo. Che il Tg5 fosse un telegiornale piuttosto "di parte" non è di certo una novità ma non credevo che potesse spingersi a certi livelli.
Tutta la serie di notizie aveva i veri e propri connotati di una propaganda di regime; una brevissima rassegna di notizie era seguita da delle interviste fittizie a persone incontrate casualmente per strada che esprimevano opinioni sul caso di Wikileaks e sulla protesta studentesca, con opinioni ovviamente di parte. Il tutto condito da una rassegna video che celebrava i momenti di maggiore fasto dei vari governi Berlusconi, dagli anni '90 ad oggi.
La nostra tanto cara televisone non dovrebbe quindi cominciare a farci paura, se utilizzata come mezzo per manipolare e influenzare le menti e le opinioni dei cittadini sin dalla loro infanzia?
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