Letteratura
La storia del Togo, e in particolare l'alternarsi di differenti influenze europee (tedesca, francese, inglese) non ha favorito lo sviluppo di una vera e propria tradizione letteraria. Uno dei primi autori togolesi fu Félix Couchoro, che a partire dal 1929 pubblicò romanzi in lingua francese in cui raccontava la storia del proprio paese da un punto di vista fortemente anti-colonialista. Nei primi anni cinquanta David Ananou pubblicò Le fils du fétiche ("il figlio del feticcio"), un romanzo che viene considerato una pietra miliare della letteratura togolese. Altri scrittori e poeti piuttosto noti sono Jeannette Ahonsou-Abots, Henriette Akofa, Victor Aladji, Gad Ami, Gnoussira Analla, Pyabelo Kouly Chaold, Yves-Emmanuel Dogbé, Emilie Anifrani Ehah, Christiane Akoua Ekue, Julien Atsou Guenou, Tété Michel Kpomassié, Koffi Mawuli Agokla e Laklaba Talakaena. Dogbé ha anche il merito di aver fondato una importante casa editrice togolese, la Akpamé.
Anche il teatro togolese iniziò a svilupparsi negli anni cinquanta, con opere in lingua francese. La più celebre opera letteraria precedente all'indipendenza è Fasi(1956), di Anomou Pedro Santos. Dopo l'indipendenza emersero diversi nuovi autori, come Modest D'Almeida, Gilbert Laclé, Henri Ajavon, Senouvo Agbota Zinsou, Kossi Efoui e Koffi Gomez. Gomez è anche a capo della più importante compagnia teatrale del paese.
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