In questo articolo vorrei illustrare come si svolge - nonché tutte le sfumature che ogni volta vengono alla luce - il corso di scrittura creativa, che dirigo, da ormai più di due anni, al Club Itaca Firenze.
Ogni giovedì pomeriggio, dalle 14.30 fino all'esaurimento dell'argomento proposto, nel suddetto Club (riservato a persone con disagi psichici), si svolge il corso denominato "Magico mondo della scrittura". L'iter è semplice: si comincia decidendo insieme l'argomento, che verrà poi scritto da ognuno dei partecipanti (me compreso); dopo che tutti hanno terminato di scrivere il proprio elaborato, si passa alla lettura del testo - letto, anche in questo caso, da ognuno dei presenti -; infine c'è la discussione di quello che, attraverso gli elaborati, è venuto fuori, soprattutto il lato emozionale del singolo scrivente.
Se la prassi è ormai consolidata e semplice, dall'altro lato si contrappone una profondità di pensieri ed emozioni dei partecipanti notevole, diversa ogni volta - secondo l'argomento trattato - ma uguale nella sua capacità di tirare fuori dal singolo risorse che, forse, nemmeno il fruitore si sarebbe aspettato di avere; risorse che vengono così condivise gli altri partecipanti. In questo modo il gruppo diventa un'entità a sé stante, capace di arricchire ogni singolo componente del gruppo.
E' proprio questa, secondo me, la parte più importante dell'attività: la condivisione del proprio vissuto, delle proprie idee in generale, così da poterle mettere a confronto con quelle degli altri.
Solo collettivamente ogni persona può uscire dall'individualismo, crescendo moralmente/eticamente, e far crescere anche chi gli sta accanto.
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