Immigrati colpevoli di voler scappare dalla povertà, arrivano in Italia, sfidano la morte con la speranza di un futuro migliore. Uomini, donne e bambini che quando salgono sulle "zattere precarie" non hanno più identità. Attraversano mari in burrasca e trovano accoglienza in CIE/CPT che li rinchiudono, senza diritti e doveri. Alcune associazioni che affiancano le istituzioni riescono ad aiutarli ma manca una vera politica dell'accoglienza.
Ecco l'ultima cronaca dello sbarco mazzarese.
Nel mare di Mazara del Vallo, precisamente a "turretta" in italiano Torretta Granitola, ieri notte sono sbarcati undici migranti. Stamane tra la spiaggia di Mazara e il Comune di Campobello di Mazara, alle h.5.00 c'è stato un altro sbarco clandestino. Del primo sbarco sono stati fermati due o tre persone con l'accusa di scafisti, del secondo sbarco - al momento - sono stati rintracciati circa quaranta migranti. La nazionalità dei fermati è maghrebina: alcuni sono arrivati a nuoto e al momento del fermo avevano i vestiti bagnati (forse avevano nuotato). Nella zona di "Tre fontane" invece c'era un cadavere e le ricerche stanno ancora continuando per individuare un altro migrante che, secondo il gruppo di otto sbarcati ieri, manca all'appello. Le forze in atto sono: due motovedette della Capitaneria di porto e uno della Guardia di finanza, con il supporto di sommozzatori e due elicotteri.
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