Se l’ONU fosse davvero ...uno strumento utile per l’umanità
Di fronte all’ennesimo omicidio di massa di migranti ancora il solito lessico ipocrita che devia il vero problema. “Ricollocazioni”, “ Non facciamoli partire” e l’ultima minchiata, ipocrita del ministro-sbirro dell’interno “Veniamo noi a prendervi” ...ci sarebbe da ridere per un mese se non si stesse parlando di vite, di storie, di persone che lasciano tutto per cercare scampo da miseria e guerre; provocate, alimentate dalle nostre democrazie per i propri interessi, per il “nostro benessere” e la nostra “sicurezza”. Migliaia di vite accatastate ai confini dell’Europa o segregate in Libia ostaggi di stati e mafie che interagiscono tra loro. In Libia, in cambio del petrolio, si chiude un occhio su quello che sta succedendo nei campi di “sosta” dei nuovi schiavi, fonte di guadagno per tutti ; trafficanti che spesso sono gli stessi che gestiscono il potere in Tripolitania e che vendono l’oro nero all’Italia. Gli vendono anche le motovedette per riportare indietro chi tenta la sorte in mare, cosi pagheranno di nuovo il viaggio magari agli stessi “militari libici”. Bel giochetto, Al Capone in confronto era un pivello …
E allora per spezzare il tutto servirebbe un altra parola ; “evacuazione”. L’ONU dovrebbe intervenire in Libia, liberare i migranti rinchiusi nelle carceri e nei campi verificare chi vuole lasciare l’Africa per sempre e chi vuole tornare nel proprio paese d’origine. Solo cosi si eviterebbe la roulette del Mediterraneo e il traffico di migranti in cambio di petrolio e risorse, mettendo alla berlina Italia e Turchia che in Libia, la prima sottobanco e la Turchia con i suoi militari, stanno cercando di incrementare i loro interessi economici e strategici.
Se l’ONU servisse a qualcosa...
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