Nella Firenze della povertà di massa si continua a sgomberare. Dopo l’hotel Astor, ultimo rifugio dei senzatutto, recentemente sgomberato con il pretesto della scomparsa della piccola Kata (di cui non abbiamo avuto più notizie, a conferma di come svuotare l’edificio sia stato una barbarie fine a sé stessa), l’ultima insensata violenza della giunta Nardella si è ieri abbattuta sugli studenti poveri e sui disoccupati che occupavano uno stabile in viale Corsica. A Palazzo Vecchio gli studenti piacciono solo se figli di famiglie ricche, e possibilmente provenienti da paesi “potenti”. Per costoro nulla è di troppo: persino sventrare la città, senza alcun riguardo per i residenti, al fine di costruire lussuosissimi “Students hotel”, veri e propri insulti alla miseria totale della maggioranza della popolazione fiorentina, e realizzati ad eterna vergogna dell’Ateneo fiorentino, che dovrebbe essere un faro di sapienza per tutt*, e che invece, grazie all’attuale amministrazione comunale (oltre che a un governo che odia apertamente ogni forma di cultura) diventa ogni giorno di più, solo un “diplomificio” per i ricchi, perdipiù con il grottesco pretesto del "Merito", definito ufficialmente dal governo Meloni come il "merito" di avere soldi e non voler fare altro che quelli.
Ma “è cosa nota”. Nardella non esita neppure ad agire in prima persona pur di sfogare il suo odio profondo contro i giovani, come tutta Italia ha visto al momento delle proteste di “Ultima generazione” di fronte a Palazzo Vecchio. Nel frattempo i cittadini muoiono letteralmente di fame, e le preziose vestigia del passato della città di Firenze sono insozzate da vere e proprie mandrie di turisti, condotte e “munte” da un piccolo numero di approfittatori autoctoni, la cui smodata cupidigia di denaro, oltre ad essere: motivo di infamia perenne per tutta la città, è tale da non arretarsi di fronte al compiere qualsiasi barbarie, come chiunque compia un sopralluogo nel centro cittadino può testimoniare.
Con un dispiegamento di forze grottesco che nella sua enormità non ha esitato a fermare e a chiedere i documenti a tutti i passanti, provocando infiniti disagi gratuiti per tutti, la polizia, ieri, non solo ha sgomberato l’edificio, ma, pur rischiando di provocare incidenti mortali è salita sul tetto per dare la caccia a coloro che -sembra- si erano rifugiati laggiù, e ha disperso con la forze un presidio spontaneo di cittadini che si era istintivamente assemblato di fronte al cinema Marconi, effettuando fermi, con motivi apertamente pretestuosi (via ammettiamolo!).
Chiunque abbia a cuore le sorti della “culla del rinascimento” non può fare a meno di chiedersi con estrema preoccupazione cosa stia succedendo. La mancanza di qualsiasi mezzo di sussitenza per masse di “senzatutto” è figlia di precise scelte che, invece di pensare al sostentamento di una maggioranza della popolazione cittadina che è costituita da esclusi persino dalla forma di macelleria sociale nota con l'eufemismo di "mercato del lavoro", ha privilegiato la smodata brama di denaro di chi sfrutta economicamente la stolidità bovina delle masse di turisti. Invece di costruire case popolari a prezzi calmierati per chi non può e non potrà mai pagare un affitto (e sono centinaia di migliaia di persone, solo nell’hinterland cittadino), l’attuale amministrazione comunale costruisce palazzi per ricchi. E che dire dei deliranti progetti di sottoattraversamento Tav e simili, che minacciano la stessa esistenza fisica della citta? Oggi vediamo come l’unica soluzione dell’amministrazione Nardella ai problemi cittadini sia il continuo sfoggio di un’insensata violenza contro chi non si può difendere.
Fabrizio Cucchi /DEApress
Share |
< Prec. | Succ. > |
---|