Prendendo spunto dalla rilettura dei "Fratelli Karamazov" di Dostoevskij, Rai Radio 2 e Caterpillar sono entrati nel carcere milanese di Bollate - il 19 marzo in diretta - soprattjutto in vista della giornata della memoria per le vittime delle mafie.
A guidare la cronaca, Massimo Cirri e Sara Zambotti.
Una puntata che, come già accennato, prende spunto dal romanzo del grande narratore russo, attraverso le testimonianze e le riflessioni dei detenuti, familiari di vittime della criminalità organizzata e operatori penitenziari, su questioni come la pena, la colpa, il cambiamento - solo per citare i più importanti -...
Sara Zambotti ripete l'importanza di tale iniziativa, affermando che la radio unisce ciò che, in apparenza, sembra molto distante: i conflitti della famiglia Karamazov, simili a quelli di molte famiglie. Tutte queste "storie" vengono raccontate nel programma "Caterpillar", dove vi sarà un dialogo a più voci, attraverso gli studi di Corso Sempione e il carcere di Bollate.
I vissuti, tra detenuti, ex detenuti e personaggi che hanno svolto un percorso di "riparazione". così s'intrecciano, Normalmente si ha una visione del carcere estremamente negativa, quasi di "non-ritorno". Forse, per alcuni, è stato proprio così; eppure io credo che mettere in luce anche gli aspetti positivi di questo mondo a sé stante, come per esempio, la "rieducazione del condannato" (come cita pure la nostra Costituzione), sia estremamente importante, anche per dare un senso "giusto" alla condanna della persona, che deve sì punire, ma anche far sì che il reo non si ripeta per la persona specifica. Il dibattito è aperto e forse senza risposta!
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