Non c'era bisogno di aspettare il Galibier ma è bastata una côte di terza categoria, una salitella da sgambata domenicale insomma, per fare la differenza e portarsi a casa la maglia gialla: Bardet la molla e la indossa uno dei predestinati alla vittoria finale ovvero quel Tadej Pogacar, già vincitore al Tour nel '20 e nel '21 nonché all'ultimo Giro, che si è dimostrato ormai a pieno titolo adatto per tutti i terreni e tutte le distanze, con successi in corse a tappe ma anche in linea tra Liegi-Bastogne-Liegi, Lombardia, Fiandre o Amstel Gold Race.
Attacca lui al secondo passaggio sul San Luca e si porta dietro il danese Jonas Vingegaard, l'unico che pur partendo un po' più indietro trova la forza di rispondere allo sloveno facendo peraltro segnare in 5'05" il miglior tempo assoluto nell'ascensione del colle bolognese. Per la gioia dei francesi - il cui voto alle politiche oggi, detto per inciso, fa tremare i polsi - sul traguardo di Bologna arriva in solitaria Kévin Vauquelin (23 anni 2 mesi e 4 giorni), il più giovane vincitore di tappa transalpino dopo Thibaut Pinot (22 anni 1 mese e 9 giorni) a Porrentruy nel 2012. Forse un nuovo beniamino da coltivare nel cuore degli sportivi d'oltralpe che sopravanza di 36 secondi il norvegese Abrahamsen (clamorosamente primo sia nella classifica degli scalatori che in quella degli "sprinter"!) poi il francese Paquer e lo spagnolo Rodriguez.
E domani ancora Italia con partenza da Piacenza e arrivo a Torino: altra tappa leggermente vallonata (malgrado l'enfasi degli organizzatori sul fatto che i ciclisti in due tappe hanno gia affrontato più di 5000mt di dislivello...) che percorrerà le strade di Fausto Coppi, con la salita di Tortona come luogo simbolo in memoria del Campionissimo. Vedremo quindi se Pogacar, come probabile, sarà più attento di Bardet e controllerà meglio la corsa. Dopotutto, al Giro andò in rosa nella seconda tappa, quella di Oropa, per poi rimanere in testa alla classifica fino alla fine. Chissà che al Tour non si ripeta lo stesso copione anche se qui di pretendenti ce n'è qualcuno in più.
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crediti fotografici: ufficio stampa Tour de France
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