DE PROFUNDIS
Quando pur 'l ricordo del trapasso
arriva a darmi il mero sollievo
per la fine delle sofferenze;
e le idee, prima sostegno
e vita, or l'alma soffocano,
insieme alle cose da fare,
non resta che mirare il vuoto,
ove non trovo neppur speranza,
non più. Così scavo, ricercando
un appiglio a questa mia vita,
un flebile, sottile filo, che
- ahimè – so già rotto da tempo.
La poesia "De profundis" dà uno scorcio sulla mia situazione emotiva in questo periodo. Purtroppo - essendo una poesia - essa è limitante, e non esprime la voragine d'emozioni che la mia personalità prova.
Quello che sento di dire, è la seguente constatazione: ogni azione, gesto, comportamento viene da me eseguito con il massimo sforzo, anche se questo è semplice e abitudinario (da camminare per strada ad interagire con le persone). E questo sforzo psichico lascia un segno, seppur talvolta incoscio, dentro di me.
Soprattutto mi dispiace di non poter aiutare le persone che, in questo momento, hanno bisogno. Ma, se non riesco ad aiutare neanche me stesso...
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