Dal linguaggio giornalistico al linguaggio pubblicitario. Dal linguaggio semplice al linguaggio politichese. Semplice, basta conoscere gli ossimori.
Dal mio primo corso di Grafica pubblicitaria (nel lontano 1974 ?) mi ricordo che un "maestro" mi insegnò l'uso del linguaggio doppio. Era importante farci capire che, sia nell'arte letteraria che nell'arte pittorica, la ricerca dell'effetto era importante. Un giorno finalmente misi fine alla mia ricerca dell'effetto, avevo conosciuto il Prof. Pio Baldelli che mi fece capire cosa erano gli ossimori e ne parlammo riferito ad un certo Berlusca che era entrato in politica con l'artificio nel discorso pronto ad inventare effetti discorsivi. Mi disse: Gli studiosi di retorica hanno identificato e catalogato i vari aspetti linguistici tra cui il termine figura retorica che cela qualsiasi artificio volto a creare un particolare effetto. Per uno scrittore o un comunicatore è importante saper dialogare e le figure catalogate rappresentano un passo verso la comprensione del linguaggio moderno. Devi approfondire le figure di: dizione (in cui avviene una modifica nella forma delle parole); elocuzione (riguardano le parole più adatte); ritmo (seguono gli effetti fonici ottenuti durante la ripetizione di fonemi, sillabe, parole); costruzione o di posizione (si riferiscono all'ordine delle parole nella frase), significato o tropi (riguardano il cambiamento del significato delle parole) ma che è differente da significante; pensiero (concernono l'idea o l'immagine che appare in una frase)."
Questi appunti presi durante un incontro mi portarono a studiare le varie forme del linguaggio. Partecipai a molti corsi di comunicazione e durante una "scuola quadri quadri per agit prop" capii che molti iniziano la loro formazione dicendo che voglio parlare un "linguaggio per tutti" e poi invece passano dal "linguaggio semplice" durante il voto al "linguaggio politichese" dopo il voto (per prendere le distanze)". Volete un esempio di ossimoro? .... tutto il contrario di tutto. Ecco spiegato l'insegnamento delle varie scuole quadri dei nostri politici.
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