Domenica 9 agosto all'età di 62 anni se ne andato Stefano Larucci. In molti non lo hanno conosciuto, in particolare le cosiddette nuove generazioni. Non è stato un compagno del CPA Fi-sud, ma è sempre stato attento a quanto facevamo. Di sicuro con la sua morte se ne va un pezzo di quel movimento, irripetibile, che attraversò l'Italia e Firenze. Anzi per la precisione non se ne va un pezzo, bensì se ne va un altro pezzo. Non possiamo dimenticare che 3 anni fa se ne andato anche Lorenzo " MAO ".
Stefano e Lorenzo che nella città di Firenze, decisero, con altri compagni, di non chiudere l'esperienza di Lotta Continua, una delle maggiori realtà della cosidetta sinistra extraparlamentare, nonostante che il congresso dell'organizzazione tenutosi a Rimini nel '76, ne avesse deciso lo scioglimento. La determinazione a non accettare le decisioni politiche del congresso, portò alla costituzione di Lotta Continua per il Comunismo.
A Firenze i riferimenti erano la sede in Via di Mezzo e Lorenzo e Stefano. Per chi come me militava nel collettivo del liceo, la crescita umana e politica era impersonificata in loro. In quegli anni, le organizzazioni del movimento di opposizione polica e sociale avevano i propri servizi d'ordine e Stefano era il responsabile di quello di LCxC. Il suo carattere politicamente " non corretto " non lo rendeva simpatico a molti, ma se volevi discutere, se cercavi un imput ad andare avanti, a " forzare l'orizzonte ", Stefano c'era.
C'era anche con la nuova esperienza de " Le piazze del '77 ". Tentativo nè scontato nè retorico, ma con l'intento di far sì che di quegli anni resti una memoria attiva e raccontata non dai " vincitori " ma da chi quei momenti li ha vissuti da protagonista senza mai tirarsi indietro.
A settembre stiamo organizzando una iniziativa per ricordarlo, mi sono fatto avanti nel caso non fosse trovato uno spazio.
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