In questo grave momento politico e sociale ci sembra opportuno sottoporvi queste interessanti riflessioni di un importante studioso.
Ecco, per punti, i contenuti principali della tesi del prof. Desmet, psicoanalista e studioso di totalitarismi esposti nel video che trovate alla fine (nel link).
Tema: Pandemia e "formazione di massa"
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????Senza i media non ci potrebbe essere la "formazione di massa" che stiamo sperimentando. Si tratta di un cambiamento sociale che avviene quando c’è (o c’è stato) un periodo di "paura fluttuante" ed equivale a una ipnosi di massa.
????Altri 4 elementi, oggi presenti, che preparano alla "formazione di massa" sono: la mancanza di legami sociali e di senso nella propria vita + ansietà e malcontento psicologico vaghi e diffusi. La "formazione di massa" rappresenta un passo sulla strada verso lo stato totalitario.
????In dittatura la gente obbedisce per paura del dittatore al vertice, nel totalitarismo è l’opposto: le persone sono come 'ipnotizzate' affinché obbediscano “per il bene della collettività”.
Non sono più razionali o critiche: sono intolleranti, diventano persino meschine o crudeli... In questo stato di ipnosi, l’attenzione si restringe sempre di più fino a quando le persone non riescono più a vedere al di là di una visione molto ristretta, vedere ciò che è reale. Non possono tollerare o permettere dissenso o voci diverse e non vogliono neppure sentire domande.
????La catena è: le persone cercano una spiegazione alla loro ansietà, i Media indicano l’oggetto su cui riversarla, l’ansietà si concentra su questo oggetto che viene perseguito a ogni costo. Emerge allora un nuovo legame sociale e di senso: si passa da una connessione sociale carente a una massiccia.
????Questo porta a una intossicazione mentale che equivale a una ipnosi di massa. In questa intossicazione non importa più se la narrativa è giusta o sbagliata: ciò che conta è porta a questa intossicazione, oltre la ragione. Funziona così il meccanismo sociale della formazione di massa, e il motivo per cui è così difficile da distruggere, consiste nel fatto che per la gente non conta se la narrativa è sbagliata: per la gente ciò che conta è non tornare indietro a quella ansietà di massa.
????Quello che dovremmo fare allora è riconoscere questa dolorosa ansietà, chiederci come siamo arrivati a questo punto e concludere che non ci serve la crisi del Covid per superare questa ansietà: capire che dobbiamo trovare altri modi e soluzioni per uscirne.
????Altra conseguenza: le persone diventano intolleranti ad altre storie ma allo stesso tempo tolleranti verso i leaders che pronunciano la narrativa mainstream. Essi possono ingannare, manipolare mentire ma le masse li giustificano perché convinte che lo facciano per il loro bene.
????Risvegliare masse molto grandi è difficile, ma le persone che non sono d’accordo con la narrativa e che continuano a parlare rendono l’ipnosi meno profonda. I dissidenti devono continuare a parlare nello spazio pubblico: tenere una strada aperta a fianco del mainstream.
????Se la dissidenza scompare il totalitarismo entra nella sua fase più aggressiva e comincia a divorare, a distruggere i propri figli: storicamente successe con il Comunismo e con la Germania nazista. Totalitarismo e formazione delle masse sono autodistruttivi.
????Perciò dobbiamo parlare! Far sentire una voce alternativa per tenere sveglio chi non è ancora profondamente ipnotizzato. Più li teniamo svegli parlando prima questo risveglio avverrà.
LINK DEL VIDEO
https://www.youtube.com/watch?v=Qj5bo_KFqgo