Lisa Montgomery: la più spezzata di tutte le persone violate
Di Laura Ciampini
Il 12 gennaio 2021 una perizia psichiatrica ha ritardato l’esecuzione di Lisa Montgomery e aveva fatto sperare tutti coloro che nel mondo si oppongono alla pena di morte. Ma la moratoria delle esecuzioni negli Stati Uniti è statainfranta pezzata nel 2019, su ordine di Donald Trump e neppure la transizione della presidenza ha offerto una possibilità ad una vita spezzata. Così Lisarisulta la prima donna a essere messa a morte in 70 anni.
La sua condanna è stata eseguita il 13 gennaio, con iniezione letale.
Lisa ha avuto un’infanzia e adolescenza terribile che le ha minato l’esistenza. E’ stata oggetto di gravissimi abusi in famiglia fin dall’età di tre anni, portati avanti dal patrigno e dagli amici dell’uomo, con l’omertà della madre, che la obbligava a prostituirsi. Montgomery per le percosse aveva seri danni cerebrali ed era gravemente malata di mente. Nel 2004 ha commesso un delitto terrificante, per il quale aveva già scontato 14 anni di detenzione.
Lisa in carcere ha ricevuto cure psichiatriche intensive, perché le è stato diagnosticato un disturbo bipolare post traumatico da stress, ansia e depressione, psicosi, dissociazione e perdita di memoria. E proprio su questo aspetto che si è incentrato il ricorso dei suoi avvocati. Eppure è stato dato il via libera all'esecuzione.
Nei prossimi giorni saranno giustiziati altri due uomini, la cui esecuzione era stata sospesa dopo che avevano contratto il Covid-19.
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