Un nuovo Museo a Firenze: Nardella presenta il novecento d'autore.
ph. S. G.
Dario Nardella: "Dopo quasi cinquanta anni di attesa, Firenze avrà il suo museo dedicato al Novecento, Il progetto che nacque dalla lugimiranza e dall'amore per l'arte e per la città ferita a morte dall'alluvione del 1966 del critico Carlo Ludovico Ragghianti, che per primo lanciò l'idea di un luogo dove destinare le raccolte contemporanee, finalmente vede la luce e allarga l'offerta musea cittadina e civica impreziosen dolacon un museo multimediale e innovativo che farà compiere al visitatore un lungo viaggio a ritroso dagli anni recenti dino all'inizio del secolo scorso".
Ecco il Museo Nocento, dedicato all'arte italiana del XX secolo e che apre le porte all'arte dei nostri giorni. In primo piano circa 300 opere: apre con gran succeso il nuovo museo fiorentino. che ospita 13 sezioni espositive. Organizzato in 13 sezioni espositive, in un percorso "a ritroso" che dal 1990 e risale fino ai primi anni del cosiddetto 'secolo breve'. Opere che hanno segnato la nostra storia, da De Chirico a Morandi, da Emilio Vedova a Renato Guttuso....un spaccato di quello che è stato come la sezione fiorentina che espose alla Biennale di Venezia....una rivalutazione parziale ma nel suo piccolo, degna sintesi di ciò che ha rappresentato l'arte in Italia "il Museo Novecento unisce in sé due nature: di museo civico, attraverso un racconto che lega le collezioni civiche del Novecento alla storia della città, e di museo 'immersivo', andando ad integrare il patrimonio cittadino con testimonianze delle vicende artistiche nazionali e internazionali, che hanno segnato il territorio dalla seconda metà degli anni Sessanta".
L'antico Spedale delle Leopoldine in Piazza Santa Maria Novella è la sede di questo nuovo Museo:
"Il complesso monumentale è stato recuperato grazie a un lungo e delicato al lavoro di restauro, curato dal Servizio Belle arti del Comune di Firenze grazie al determinante contributo dell'Ente Cassa di Risparmio di Firenze. Partner è Il Gioco del Lotto, che il 28 e 29 giugno aprirà gratuitamente il Museo, offrendo visite guidate, laboratori per famiglie "Io gioco con l'arte" e intrattenimento musicale".
La contaminazione delle arti inserite nella comunicazione di massa, con la presenza di altre forme espressive come la musica, la poesia, il cinema, la moda e l'architettura rinnovano l'ambito di intervento artistico, che non rimane statutario nel suo mondo ma viene finalizzato alla fruizione del quadro in rapporto con la scenografia globale, in considerazione delle nuove metodologie museali. Quindi lo spettatore diventa spettacolante ed entra dal colore ed esce con il colore, dal giallo al rosso. Lo studio geografico di questi format multimediali permette di far sentire il visitatore - durante la visita - come parte delle opere, dentro un'epoca e non solo, anche partecipe attivo del segno. E' stato organizzato e pensato in senso cronologico, tematico ed interdisciplinare. Interessante le novità realizzate con dispositivi sonorine e l'introduzione di postazioni video.
Il Museo Novecento di Firenze, è stato realizzato dopo quasi mezzo secolo di proposte e progetti, vi sono esposti una parte delle collezioni del Comune, unita ad opere e documenti relativi agli ultimi decenni, donati e/o concessi in comodato da vari artisti, collezionisti ed enti, che hanno generosamente sostenuto la nascita di questa nuova istituzione. Le sale dedicate alle collezioni comunali mostrano a rotazione le numerose opere di artisti e collezionisti pervenute grazie all'appello, durante l'alluvione di Firenze del 1966, fatto dall'allora sindaco di Firenze Bargellini e di alcuni intellettuali, tra cui il critico Carlo Ludovico Ragghianti e Alberto della Ragione che aveva una collezione immensa.
In ricordo delle avanguardie fiorentine c'è una Sala dedicata alla partecipazione alla Biennale di Venezia nel 1988 di alcuni giovani scultori tra cui Antonio Catelani, Daniela Di Lorenzio e Carlo Guaita, come pure c'è il ricorda di altri fiorentini come Ottone Rosai e questi episodi si incontrano e si ammalgamano con la musica elettronica, la poesia visiva, l'architettura radicale, la moda di Pitti e il cinema d'artista,,,,, Ragghianti nel periodo dell'alluvione del sessantasei, lanciò un appello a cui risposero oltre duecento artisti che si riunirono ed esposero nel 1967 con una MOSTRA "GLI ARTISTI PER FIRENZE", questa possiamo considerarla la nascita del primo nucleo del progetto per un Museo Internazionale di Arte contemporanea, come pure le iniziative promosse "à rebours", il Maggio Musicale e Pitti che hanno fatto conosce Firenze nel mondo. Questo museo oltre ad avere opere acquistate ha anche alcune donazioni tra cui quella prestigiona di Alberto Della Ragione donata nel 1970.
Il Museo Novecento, da oggi inizia una nuova stagione artistica. La città di Firenze nuovamente protagonista e al centro della scena culturale nazionale ed internazionale. Tanti auguri Firenze!
Questa è la nostra lettera inviata al sindaco Dominici nel 2008:
http://www.deapress.com/archivio/editoriali/4275-per-un-museo-di-arte-contemporanea.html
Share |
< Prec. | Succ. > |
---|