Vicenda complessa, quelle della libreria Edison. E delicata, come sempre, quando ci sono in ballo il lavoro, le storie individuali, il futuro delle persone.
Sulla quale sembra per fortuna essersi aperto un primo spiraglio, dopo l’incontro di lunedì e la bozza di accordo che ne è venuta fuori. In attesa che lo stesso accordo venga reso operativo e ‘giuridicamente vincolante’ nei prossimi giorni (la data per la firma dovrebbe essere quella di venerdì 5), proviamo a sentire cosa ne pensano i dipendenti della libreria fiorentina, per bocca del loro delegato Filcams-Cgil Simone Vertucci.
“Direi che si tratta di un buon accordo. Certo, siamo di fronte ad una base da cui partire ma i presupposti ci sono tutti. A cominciare dai due elementi principali: in primo luogo l’aver coinvolto le istituzioni pubbliche incassando l’impegno di garanzia dell’Amministrazione Comunale e, punto secondo, essere riusciti ad aprire un tavolo di trattativa per il successivo reimpiego di noi lavoratori. A questo proposito, e grazie al sostegno della CGIL, siamo soddisfatti anche per essere riusciti a portare all’esterno la questione rendendo pubblico il tema del lavoro e del nostro futuro”.
In effetti l’accordo prevede, oltre ad una serie di punti che riguardano strettamente le due aziende Edison e Effe.Com-Feltrinelli, che i dipendenti abbiano garantita la parte economica che li riguarda (stipendi, tredicesime, TFR, ecc) e, per la prima volta dall’inizio della vicenda, una seppur timida apertura di Librerie Feltrinelli nell’impegnarsi a ‘selezionare in via prioritaria gli eventuali lavoratori di Edison ancora disponibili, al momento in cui verrà attivata la ricerca di personale esterno per l’apertura della nuova libreria del gruppo all’interno della Stazione Santa Maria Novella, fermi restando gli impegni verso i lavoratori Feltrinelli sotto contratto di solidarietà sulla piazza di Firenze’.
“Che è esattamente il mandato che avevamo affidato al nostro rappresentante sindacale, Enrico Talenti” - sottolinea Vertucci - “e prendiamo pure come molto positiva l’apertura di Feltrinelli nei nostri confronti anche se essa non è il punto d’arrivo ma, piuttosto, quello di partenza sul quale lavorare con impegno per costruire una successiva trattativa. Ricordo che, al riguardo, il nostro interlocutore non è necessariamente solo Feltrinelli ma anche Eataly che, come si sa, dovrebbe rilevare gli spazi della ex-libreria Martelli o chiunque altro prenda il posto di Edison in piazza Repubblica”.
Insomma, senza cedere a facili e magari troppo fragili entusiasmi, è chiaro che Simone Vertucci, e con lui la maggioranza dei lavoratori Edison, vede una luce in fondo a quello che sarebbe potuto diventare un tunnel senza uscita.
“In definitiva non si può che essere fiduciosi visto l’atteggiamento del Comune, nella persona del Vice-Sindaco Dario Nardella, e in modo particolare della Presidente della Commissione Lavoro Stefania Collesei che si è adoperata con grande impegno, e con una interrogazione specifica in Consiglio Comunale, per cercare una strada percorribile. Adesso sta a noi imboccarla e percorrerla fino in fondo, fino alla soluzione della vicenda. Giovedì 4, assemblea dei lavoratori per tirare le fila e capire quali sono gli strumenti che abbiamo a disposizione e quali dovranno essere le nostre prossime considerazioni”.
Ora che anche la proroga all’attività, ampiamente prevista dalle voci di corridoio, è stata ottenuta ufficialmente fino al 31 dicembre, può iniziare la vendita promozionale: sabato 6 ottobre il ‘via!’.
I lavoratori chiedevano di battere un colpo e questo è avvenuto: il Comune di Firenze ha risposto, Feltrinelli ha dimostrato una qualche, seppur tiepida, apertura. Vedremo quale sarà, e di chi, la prossima mossa.
Antonio Desideri
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