A Firenze si sono dati appuntamento gli studiosi delle università Europee insieme alle autorità ed a coloro che sono in prima linea nella gestione delle emergenze per parlare degli aspetti culturali legati alla gestione delle situazioni di emergenza in conseguenza di catastrofi naturali o causate dall'uomo!
Il progetto CARISMAND acronimo di Culture and Risk Management in Man Made and Natural Disaster, coordinato dal prof. Joseph Cannataci dell'Università di Gronnighen in Olanda ha visto la partecipazione di studiosi sociologi e antropologhi di varie università Europee, come Malta, Novi Sad, Gronningen, Firenze.
Partendo dal presupposto che i fattori culturali giocano un importante ruolo nel determinare la modalità di risposta delle persone allo stress, a prendere parte alla gestione delle crisi e ad accettare i soccorsi durante
un'emergenza. Una gestione della calamità che è consapevole, che rispetta e si avvale degli aspetti culturali locali, non solo sarà più efficace ma, allo stesso tempo, migliorerà anche la capacità della comunità di affrontare la calamità.
CARISMAND ha realizzato una revisione multi-disciplinare e profonda di conoscenza all'avanguardia, di ricerca EU precedente e attuale, integrando la competenza accademica, dai campi dell'antropologia culturale e sociale, della scienza cognitiva, della sociologia, degli studi scientifici e tecnologici, della legge, della vittimologia e delle scienze naturali; ha identificato i fattori culturali, esplorando le lacune e le opportunità esistenti per il miglioramento delle politiche e
delle procedure da attuare in caso di calamità. Ha anche sviluppato un toolkit completo per i disaster manager e i professionisti dell'emergenza che potrebbe essere di aiuto nell'elevare la consapevolezza culturale, nel promuovere delle best-practices culturalmente informate, e supporta i cittadini nell'esplorare le loro forze culturali individuali e comuni nella fase di preparazione, di risposta, e di recupero delle calamità.
CARISMAND ha incorporato l'esperienza dei professionisti dell'emergenza e dei disaster manager con backgrounds diversi, ed iniziative pubblico-private innovative che sono basate e tracciano il ruolo attivo dei cittadini nella diffusione di informazioni sulle calamità. Il progetto ha messo al proprio centro lo scambio continuato di informazioni tra cittadini e persone interessate dalla gestione della calamità, attraverso tre Assemblee degli Stakeholder e sei Vertici Cittadini che
hanno avuto luogo in diverse località europee.
A conclusione di questo lavoro sono stati messi a punto ed illustrati in questa conferenza alcuni toolkit destinati ai vari livelli di soggetti che devono operare nelle calamità, dai politici, ai cosìdetti decisori, agli operatori in prima linea ed anche per i cittadini, un lavoro dunque a tutto tondo. C'è stato anche un momento di confronto sui temi del toolkit con tavoli di discussione dinamici, molto apprezzati dai partecipanti.
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