Laboratorio 1968-2008
Quattro passi in Quarant’anni
Muovendo pretestuosamente dal suo quarantesimo anniversario, l’iniziativa che intendiamo proporre nasce da una riflessione critica circa l’attuale percezione – in particolare quella giovanile – del Sessantotto, relazionata all’attuale condizione sociale e politica del nostro paese.
Attraverso la visione di alcune pellicole e la lettura di brani scelti, tali da garantire un punto di partenza e delimitare un primo ambito di discussione, quelli cui vogliamo dare vita sono quattro laboratori, quattro confronti aperti per valutare assieme – grazie anche alla presenza e al contributo degli ospiti che riusciremo a coinvolgere – i limiti e la portata di quel ponte che collega un certo passato al presente, a partire dal concetto di depoliticizzazione dell’uomo, dalla crisi stessa della partecipazione politica e sociale, la sua evoluzione e le sue derive, tanto nelle sue rinunce e sconfitte quanto nelle sue nuove proposte.
Un’occasione per riflettere sugli spazi reali entro cui oggi, alla luce delle storie politica, economica e culturale più recenti, quegli stessi motivi possano ancora contribuire e costituire dei riferimenti possibili, e in che misura.
La vastità del tema e la sua eterogeneità, assieme agli ovvi limiti temporali, determinano già in partenza gli intenti e le possibilità del nostro progetto: ben lontani dal tentare di esaurire l’argomento, come dal riuscire a offrire un panorama dettagliato di tutte le posizioni in merito, quella che proponiamo è una lettura – come tale angolata e, inevitabilmente, arbitraria –, di alcuni di quei temi che, fondamentali e significativi in quegli anni, oggi ci sembrano altrettanto emergenti e in discussione.
Ogni incontro prevede una breve presentazione del tema, gli interventi degli ospiti e la proiezione di una pellicola, cui seguiranno un aperitivo (sarà richiesto ai partecipanti un contributo libero) e un dibattito, moderato in maniera tale da funzionare come una vera e propria tavola rotonda, un laboratorio rigorosamente aperto a qualunque intrevento e teso ad offrire un terreno sul quale avviare una riflessione collettiva.
Il secondo appuntamento, previsto per questa sera è:
Diritti e rovesci venerdì 18 luglio, h. 18.00 - 23.00
L' Affratellamento via G. P. Orsini 73
Il secondo laboratorio verterà sui diritti civili, in particolare la condizione della donna, il diritto di famiglia e la sua trasformazione, il divorzio, l’aborto e tutti quei temi cui riusciremo, compatibilmente con i tempi, a dare spazio durante il dibattito, ponendo nuovamente l’attenzione sulla situazione italiana.
Come nel primo laboratorio, anche qui lo scopo è di muovere da quelle battaglie civili che caratterizzarono il Sessantotto, per tentare di valutare l’attuale stato delle battaglie stesse, gli obiettivi raggiunti, o perduti, ripercorrendo quei temi che ci sembrano decisivi, allora come oggi, per misurare il grado di coscienza e di partecipazione civile del nostro paese, specialmente delle nuove generazioni.
Marta Baiardi, Istituto Storico della Resistenza in Toscana
Raffaella Baritono, Univ. di Bologna
Gianni Cuperlo, Deputato
Vittoria Franco, Senatrice
Film
“Vogliamo anche le rose” (Alina Marazzi, 2007)
Quattro passi in Quarant’anni
Muovendo pretestuosamente dal suo quarantesimo anniversario, l’iniziativa che intendiamo proporre nasce da una riflessione critica circa l’attuale percezione – in particolare quella giovanile – del Sessantotto, relazionata all’attuale condizione sociale e politica del nostro paese.
Attraverso la visione di alcune pellicole e la lettura di brani scelti, tali da garantire un punto di partenza e delimitare un primo ambito di discussione, quelli cui vogliamo dare vita sono quattro laboratori, quattro confronti aperti per valutare assieme – grazie anche alla presenza e al contributo degli ospiti che riusciremo a coinvolgere – i limiti e la portata di quel ponte che collega un certo passato al presente, a partire dal concetto di depoliticizzazione dell’uomo, dalla crisi stessa della partecipazione politica e sociale, la sua evoluzione e le sue derive, tanto nelle sue rinunce e sconfitte quanto nelle sue nuove proposte.
Un’occasione per riflettere sugli spazi reali entro cui oggi, alla luce delle storie politica, economica e culturale più recenti, quegli stessi motivi possano ancora contribuire e costituire dei riferimenti possibili, e in che misura.
La vastità del tema e la sua eterogeneità, assieme agli ovvi limiti temporali, determinano già in partenza gli intenti e le possibilità del nostro progetto: ben lontani dal tentare di esaurire l’argomento, come dal riuscire a offrire un panorama dettagliato di tutte le posizioni in merito, quella che proponiamo è una lettura – come tale angolata e, inevitabilmente, arbitraria –, di alcuni di quei temi che, fondamentali e significativi in quegli anni, oggi ci sembrano altrettanto emergenti e in discussione.
Ogni incontro prevede una breve presentazione del tema, gli interventi degli ospiti e la proiezione di una pellicola, cui seguiranno un aperitivo (sarà richiesto ai partecipanti un contributo libero) e un dibattito, moderato in maniera tale da funzionare come una vera e propria tavola rotonda, un laboratorio rigorosamente aperto a qualunque intrevento e teso ad offrire un terreno sul quale avviare una riflessione collettiva.
Il secondo appuntamento, previsto per questa sera è:
Diritti e rovesci venerdì 18 luglio, h. 18.00 - 23.00
L' Affratellamento via G. P. Orsini 73
Il secondo laboratorio verterà sui diritti civili, in particolare la condizione della donna, il diritto di famiglia e la sua trasformazione, il divorzio, l’aborto e tutti quei temi cui riusciremo, compatibilmente con i tempi, a dare spazio durante il dibattito, ponendo nuovamente l’attenzione sulla situazione italiana.
Come nel primo laboratorio, anche qui lo scopo è di muovere da quelle battaglie civili che caratterizzarono il Sessantotto, per tentare di valutare l’attuale stato delle battaglie stesse, gli obiettivi raggiunti, o perduti, ripercorrendo quei temi che ci sembrano decisivi, allora come oggi, per misurare il grado di coscienza e di partecipazione civile del nostro paese, specialmente delle nuove generazioni.
Marta Baiardi, Istituto Storico della Resistenza in Toscana
Raffaella Baritono, Univ. di Bologna
Gianni Cuperlo, Deputato
Vittoria Franco, Senatrice
Film
“Vogliamo anche le rose” (Alina Marazzi, 2007)
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