Bimbi morti per ormone infetto
Giovedì 27 Marzo 2008 16:38
PARGI – Somministrando l’ormone della crescita a l700 piccoli pazienti avrebbe provocato la morte di un centinaio di bambini. Ieri il medico Jean-Claude Job a per la prima volta ha chiesto perdono ai genitori delle vittime che assistevano alla prima udienza del processo. L’accusa che gli è stata rivolta per la distribuzione di quel farmaco è di “Imprudenza e negligenza grave”, un farmaco distribuito a tanti suoi pazienti nel corso degli anni 80. I bambini – secondo l’accusa – erano troppo piccoli per subire quel trattamento simile. Inoltre, all’epoca dei fatti l’ormone della crescita non veniva prodotto in maniera sintetica, come oggi, ma partendo dall’ipofisi prelevata dai cadaveri. Alcune ghiandole infette hanno fatto ammalare i bambini di una malattia simile a quella detta di Creutzfeldt-Jakob, meglio conosciuta anche con il nome di morbo della mucca pazza. Fra i piccoli pazienti trattati, un centinaio sono già deceduti, tre sono attualmente ammalati e centinaia di altri che hanno subito le cure vivono nel terrore di sviluppare un giorno la malattia. Dal suo canto il professor Job (85 anni), che è finito sul banco degli imputati perché all‘epoca dei fatti era presidente dell’Associazione Francia Ipofisi che a sua volta deteneva il monopolio dell’ormone della crescita, ha dichiarato: «Chiedo perdono a Dio e alle famiglie, ma non ho mai agito senza controllo. Tutte le decisioni sono stare prese in maniera collegiale».
Ultimo aggiornamento ( Giovedì 27 Marzo 2008 18:34 )