Oggi, verso le 10.00 un discreto assemblamento di persone, in via Laura, stava a significare che stava succedendo qualcosa. Avvicinatomi, ho incontrato un ufficiale giudiziario, che con un avvocato e una proprietaria fronteggiavano degli appartenti al Movimento di lotta per la casa. Era infatti previsto uno sfratto. La signora lamentava la madre in ospedale, le sue cattive condizioni finanziarie, le tasse da pagare, e il mancato pagamento dell'affitto. Mi sono fatto strada, e ho potuto incontrare l'inquilina, che madre di tre figli, vedova, nullatenente, aveva dovuto accettare di farsi intestare l'affitto dall'uomo che, inizialmente, le dava un'appoggio. Poi anche questo sostegno è venuto meno, e lei si è trovata sola. Assolutamente insufficienti i contributi delle autorità, data la situzione. Gli assistenti sociali, gravati essi stessi da una difficile situazione dovuta alle assunzioni trimestrali non rinnovabili, non sono stati in grado di offrigli gran che. I figli, studenti, non possono darle nessun aiuto. La situazione ha avuto un momentaneo epilogo pacifico grazie alla mediazione del Sig. Bargellini, del Movimento di Lotta per la Casa si è accordato per garantire di persona di rendere l'immobile entro 60 giorni alla proprietà.
Fabrizio Cucchi, DEApress
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