Un bilancio decisamente grave, ma ancora non ufficiale, rispetto a quello fornito subito dopo gli scontri avvenuti a Laayoune, nel Sahara occidentale. Le cifre si attestano a undici saharawi morti e 723 feriti e 6 vittime tra le forze marocchine, senza riscontri quanti sono gli uomini e le donne spariti nel nulla. Morti e feriti per un inspiegabile asssalto dell’esercito attuato per sgomberare un accampamento saharawi.
E' uso tradizionale per il popolo saharawi incontrarsi tra di loro e montare degli accampamenti con le "Haim" che sono delle grandi tende nere che si tramandano per generazioni. Da fine ottobre si erano formati questi agglomerati di tende, alla periferia di Laayoune – principale città della regione – per protestare contro le difficili condizioni del loro popolo.
Il Fronte Polisario, attraverso il suo rappresentante Handi Mansour (a Tenerife) ha detto che la situazione attuale ad el Aaiun è di "stato di guerra". Ha trasmesso un comunicato con il seguente testo: "il Marocco vuole sterminare il popolo Saharawi e causare un genocidio".
Mansur Europa Press ha detto che la situazione nel Sahara occidentale "è insopportabile" per la popolazione civile e ha indicato che si tratta di un "accumulo di problemi irrisolti", ha sottolineato Mansur che la sua gente è sfruttata ed ha ricordato che da più di trent'anni rivendica l'autodeterminazione del suo popolo. Inoltre, Mansur ha denunciato l'accerchiamento da parte delle forze marocchine al popolo saharawi,la paura si è diffusa negli alberghi dove gli stranieri sono presenti e dove c'è gli osservatori della MINURSO. La situazione, secondo il portavoce del Polisario, è tale che anche le farmacie sono "controllate" dalla polizia marocchina.
"La goccia che ha fatto traboccare il vaso è che è stato sparato indiscriminatamente a persone inermi", ha lamentato Mansur che ha anche sottolineato che i chiarimenti forniti dal governo marocchino sono "bugie" per giustificare l'ingiustificabile. A questa pressione si aggiunge, come è stato dettagliato, la presenza di entrambi gli aerei e gli elicotteri che rendono la zona uno "stato di guerra". Per giustificare la sua affermazione, Mansur si è lamentato del fatto che fu permesso di viaggiare per i giornalisti accreditati spagnolo a Rabat "senza giustificazione". Dice che questa mostra "cattive intenzioni" del governo del Marocco. Nonostante questo, Mansur ha detto che la causa Saharawi è di combattere per i diritti del suo popolo e fa appello a tutti "gli amici" , governi, partiti o ONG di andare a visitare la zona occupata.
In questi giorni a New York, sotto l’egida dell’Onu, si è aperto un nuovo round di negoziati sul futuro del Sahara Occidentale, può essere questa la causa dell'irrigidimento dei militari di Rabat che sono intervenuti con la forza per disperdere circa 20.000 saharawi?
Per ricordare un pò di storia: Il Sahara Occidentale – regione ricca di risorse minerarie ed energetiche – è stato annesso al Marocco nel 1975. Il Fronte Polisario continua a lottare per ottenere la convocazione di un referendum per possa permettere ai saharawi di scegliere tra indipendenza, autonomia, o annessione al Marocco.
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