Per domani, 11 Marzo, l'Usb (Unione Sindacale di base ), insieme a Slai Cobas, CIB Unicobas e Snater, ha proclamato uno sciopero generale di 24 ore dell'intera giornata. L'iniziativa di protesta viene presa anticipando l'analogo sciopero (4 ore) proclamato dalla Cgil per il prossimo 6 Maggio. Le ragioni della protesta vengono così sintetizzate dal sito ufficiale dell'organizzazione ( www.usb.it) : " Lo sciopero è indetto: per difendere l'occupazione e il contratto nazionale e per lo sblocco dei contratti del pubblico impiego; contro la precarietà e la delocalizzazione degli impianti produttivi; contro il tentativo di imporre il modello Marchionne ed estenderlo a tutto il mondo del lavoro; per un reddito certo per tutti, per la difesa dei salari e delle pensioni pubbliche, per la tutela dei beni comuni, il diritto all'abitare ed il controllo delle tariffe; per un fisco più giusto, che faccia pagare le tasse agli evasori e riduca la pressione fiscale sui lavoratori dipendenti e sulle fasce più deboli della popolazione; per la difesa della scuola, dell'università, della ricerca pubblica, contro la riforma Gelmini e per il diritto al sapere; per la regolarizzazione generalizzata di tutti i migranti e per la rottura netta del legame tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro; per la democrazia sui posti di lavoro ed una legge sulla rappresentanza sindacale, affinché siano i lavoratori e non le aziende a scegliere da chi farsi rappresentare; contro la realizzazione del nuovo Patto sociale tra Governo, Confindustria, Cisl, Uil e Cgil attraverso il quale si vuole favorire e rendere sempre più competitiva l'impresa peggiorando le condizioni ed il salario dei lavoratori."
Le varie categorie si asterranno dal lavoro secondo modalità diverse a seconda del settore produttivo. I lavoratori del comparto ferroviario saranno gli unici a non scioperare; gli organizzatori hanno ritenuto necessario rinviare la loro protesta per consentire ai manifestanti di confluire alla manifestazione nazionale prevista a Roma. Altre categorie (lavoratori della scuola, turnisti delle centrali elettriche etc.) protesteranno con modalità separate a causa delle norme contro gli scioperi ( ad es.la legge n°146/90).
Fabrizio Cucchi, DEApress
Per domani, 11 Marzo, l'Usb (Unione Sindacale di base), insieme a Slai Cobas, CIB Unicobas e Snater, ha proclamato uno sciopero generale di 24 ore dell'intera giornata. L'iniziativa di protesta viene presa anticipando l'analogo sciopero (4 ore) proclamato dalla Cgil per il prossimo 6 Maggio. Le ragioni della protesta vengono così sintetizzate dal sito ufficiale dell'organizzazione ( www.usb.it ): "Lo sciopero è indetto: per difendere l'occupazione e il contratto nazionale e per lo sblocco dei contratti del pubblico impiego; contro la precarietà e la delocalizzazione degli impianti produttivi; contro il tentativo di imporre il modello Marchionne ed estenderlo a tutto il mondo del lavoro; per un reddito certo per tutti, per la difesa dei salari e delle pensioni pubbliche, per la tutela dei beni comuni, il diritto all'abitare ed il controllo delle tariffe; per un fisco più giusto, che faccia pagare le tasse agli evasori e riduca la pressione fiscale sui lavoratori dipendenti e sulle fasce più deboli della popolazione; per la difesa della scuola, dell'università, della ricerca pubblica, contro la riforma Gelmini e per il diritto al sapere; per la regolarizzazione generalizzata di tutti i migranti e per la rottura netta del legame tra permesso di soggiorno e contratto di lavoro; per la democrazia sui posti di lavoro ed una legge sulla rappresentanza sindacale, affinché siano i lavoratori e non le aziende a scegliere da chi farsi rappresentare; contro la realizzazione del nuovo Patto sociale tra Governo, Confindustria, Cisl, Uil e Cgil attraverso il quale si vuole favorire e rendere sempre più competitiva l'impresa peggiorando le condizioni ed il salario dei lavoratori." Le varie categorie si asterranno dal lavoro secondo modalità diverse a seconda del settore produttivo. I lavoratori del comparto ferroviario saranno gli unici a non scioperare; gli organizzatori hanno ritenuto necessario rinviare la loro protesta per consentire ai manifestanti di confluire alla manifestazione nazionale prevista a Roma. Altre categorie (lavoratori della scuola, turnisti delle centrali elettriche etc.) protesteranno con modalità separate a causa delle norme contro gli scioperi ( ad es.la legge n°146/90).
Fabrizio Cucchi, DEApress