E’ iniziato ieri a Leopolda di Firenze, la seconda riunione nazionale dei rottamatori promossa da Matteo Renzi che continuerà sabato 29 ottobre, dalle nove alle 20 e domenica 30 fino alle 13. Una scenografia inusuale quella scelta e approvata dal sindaco per il palco dove avranno luogo gli incontri con esponenti politici e non solo. Dinosauri alle pareti di quello che sembra il salotto di casa. Un tavolo dove si siederanno gli interlocutori con sopra fiori e frutta. Anche questo, un messaggio subliminale che l'incontro vuole trasmettere. Riportare la politica nelle case degli italiani. "Che cosa faresti se fossi premier". Questa la domanda a cui sono chiamati a rispondere i relatori del Big Bang. “Usciremo da qui con 100 idee” dichiara il sindaco, sottovalutando forse questo numero ricorrente nella sua carriera politica. "Se sarò eletto Sindaco - scrisse Renzi - mi impegno nei primi cento giorni a fare cento cose concrete", un obiettivo nemmeno lontanamente raggiunto, ma questa è un'altra storia. Interessante anche l’intervento del primo cittadino di Firenze in diretta, alla trasmissione di Lilli. Gruber, otto e mezzo. Nel corso del collegamento è stato mandato in onda un sondaggio di Tecnopolis sulla popolarità di Renzi, conosciuto, in Italia, dal 66% della popolazione.
Nell'aprile 2011 la popolarità del sindaco era del 57%. Per quanto riguarda la fiducia, il 44% degli elettori del centrosinistra si fida di Renzi, solo il 25% di quelli di sinistra. Mentre si fidano delle idee di Renzi il 46 e 48% degli elettori di centro e centrodestra. "Sono dati che rispetto ma che non so valutare, ha detto Renzi, certo se mi votasse un elettore di centrodestra non mi imbarazzerei. Prendere voti dalla parte avversa è l'unico modo che abbiamo di vincere le elezioni". Secondo Renzi si potrebbe andare al voto già nel 2012, "anche perché un governo tecnico sarebbe un errore. Forse i mercati lo saluterebbero con piacere ma sarebbe sintomo dell'incapacità della sinistra". E alla domanda: "Ci terresti a fare il leader del centrosinistra?" Renzi risponde: "Per adesso no, ma in futuro potrebbe essere". Molte le chiavi di lettura, alcuni considerano questi tre giorni d’incontro come un successo, non soltanto per l’elevato numero di partecipanti, più di due mila e 8500 € di fondi raccolti per l’iniziativa ma per le idee che saranno proposte per migliorare la situazione dell’Italia. Altri lo considerano un ulteriore segnale di rottura e mancanza di collaborazione all’interno del PD. A dimostrare questo la mancata presenza di Bersani e soprattutto quella di Pippo Civati, il quale a sorpresa si è presentato oggi.
Intanto continuano le proteste fuori Leopolda. Trecento persone, contro le politiche che Renzi sta attuando a Firenze. No all’inceneritore, no al tunnel Tav che passerà sotto la città, no alla privatizzazione del trasporto pubblico e asili nido, no ai tagli per il maggio musicale. "Renzi, la new entry della vecchia politica" . E nemmeno il web perdona. Rispuntano fuori la sentenza di condanna della Corte dei Conti nei confronti di Matteo Renzi e della sua cricca. I giudici hanno accertato come in numerosi casi il Renzi, all'epoca dei fatti Presidente della provincia di Firenze, piazzava ai vertici dell'Ente conoscenti senza alcun titolo e qualifica. La sentenza è consultabile su questo sito : http://www.respamm.it/giurisprudenza/viewdec_s.php?id=2C%B8%19J%D4%DD%12%86%C3%8E%E6%A6%09t%DF%9A%AA%C7D%2C%C2%10%C5%A6j%F2%C3%B6%DB%B1%2C&srchp=76
Rezarta Selam Eminaj
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