Il sindaco di Roma sfiora il 75%. Gli elettori sono stati dunque molti anche se, in effetti, l’alto numero dei candidati nelle liste (35.000) serviva proprio a garantire un’affluenza massiccia. In definitiva, hanno votato 94 elettori per candidato. Le reazioni alla vicenda sono le seguenti. Il primo a parlare è il ministro alla giustizia Mastella. "Gli scontenti del Pd,-dice- potranno guardare a noi. Li aspettiamo." L’opposizione è certa: "le primarie potranno essere un fatto politico importante”, - come afferma il vice coordinatore di Forza Italia Fabrizio Cicchitto, - ma daranno vita ad una sommatoria di partiti che non porterà da nessuna parte." Poli divisi anche sul significato delle primarie. "Certo, la partecipazione è alta”, - osserva Daniele Capezzone, - ma il trionfalismo di Veltroni e Prodi è fuoriluogo per il pauroso vuoto programmatico con cui si arriva al voto”.
"Il Pd - incalza il leader dell’UdC Pier Ferdinando Casini - dovrà chiarire se intende stare con la sinistra estrema o con i moderati e i riformatori”. Unica voce fuori dal coro nell’opposizione è del segretario DC Gianfranco Rotondi che definisce “positivo il PD perché dà all’Italia una sinistra liberale e moderna che la CDL deve apprezzare." il Premier Prodi ha così dichiarato : “E’ un sogno che finalmente si avvera: nasce un enorme forza popolare”.
Enrico Letta parla di risultato straordinario e fa gli auguri al nuovo leader. Usa la metafora calcistica Mario Adinolfi: “Ogni voto per noi è come un goal del Frosinone al Santiago Bernabeu.” Provocatorio e saggio invece Piergiorgio Gawronski : “Alcuni dei nostri elettori sono rimasti delusi perché non hanno trovato le liste Gawronski e Adinolfi in tutti i seggi ma io li invito a guardare le cose con ottimismo. Abbiamo letto una bella pattuglia di riformisti.”
Giovanna Hollesch - DEApress
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