Tra i vari "work in progress" per azzerare la libertà d'espressione sul web, c'è la norma che imporrebbe di pubblicare qualsiasi rettifica richiesta dai "poteri forti"entro 48 ore. Sembra che questa norma sia stata anche inserita di soppiatto nel famigerato ddl sulle intercettazioni, in modo tale che le polemiche su altri aspetti del testo consentano di far "passare in sordina" questo abominio....L'agenzia di stampa "Adnkronos" riporta dell'allarme lanciato al proposito da P.Picierno (Pd) componente della commissione Giustizia della Camera, che, secondo la suddetta fonte, dichiara: "''E' molto grave che la maggioranza abbia scelto di confermare nel ddl intercettazioni la norma presente nel testo del Senato, che obbliga tutti i blog e i siti di informazione on line a pubblicare le rettifiche entro 48 ore''; e ancora: "Questa norma come denunciato da numerosi appelli in rete, non tiene assolutamente conto del reale funzionamento del web, basata soprattutto sulla capacita' di pubblicare notizie in tempo reale e sulla partecipazione attiva degli utenti, nonche' dell'esistenza di moltissimi siti a gestione amatoriale''. ''Si rischia infatti di paralizzare i siti web, costretti a passare di rettifica in rettifica, e di colpire anche numerosissimi blog amatoriali, enciclopedie virtuali come Wikipedia, e tutti i piu' importanti social network, limitando fortemente la possibilita' di dare vita a dibattiti on line e la liberta' di espressione degli utenti''.
Fabrizio Cucchi, DEApress
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