L’Italia dei “NO”, così può essere definita quella fetta di popolazione che si ribella ad abusi sul territorio, spesso frutto degli interessi di chi sta al potere. Parlo di tutti quei comitati e movimenti, costituiti da cittadini normali, di ogni età, classe sociale, titolo di studio, accomunati dal bisogno e dalla voglia di salvaguardare il paese in cui vivono.
Tra queste organizzazioni possiamo ricordare il comitato “NO TAV”, sorto nei primi anni ’90, che da anni si batte contro la realizzazione delle infrastrutture destinate all’alta velocità ferroviaria. Altro movimento noto, soprattutto dopo l’elezione del sindaco di Messina durante il ballottaggio del 23 e 24 giugno 2013, Renato Accorinti, è il comitato “ NO PONTE”, che vuole impedire il devastante impatto ambientale ed economico, conseguente alla realizzazione del progetto che ha come obiettivo la costruzione del ponte sullo stretto di Messina.
Sempre in Sicilia, per la precisione a Niscemi, comune in provincia di Caltanissetta, il 25 febbraio 2009 è stato costituito il comitato “NO MUOS”, organizzazione libera e spontanea di cittadini, che ha come scopo quello di impedire la costruzione di antenne Muos, nel loro territorio.
Il Muos (Mobile User Objective System), è un sistema di comunicazioni satellitari ad alta frequenza e a banda stretta. Composto da cinque satelliti geostazionari e quattro stazioni di terra e proprio una di queste ultime dovrebbe essere realizzata in Sicilia. Attraverso questi strumenti, si intende effettuare un controllo e coordinamento dettagliato di tutti i sistemi statunitensi militari presenti sul pianeta.
La protesta dei cittadini di Niscemi si è intensificata nell’ultimo periodo, dopo l’annullamento da parte della Regione, della revoca delle autorizzazioni per la costruzione di questo sistema, l’ultimo grido ha visto il popolo dei NO MUOS, la sera del 24 luglio 2013, occupare la sede del Municipio, come forma di protesta in rappresentanza di tutti gli abitanti che si oppongono a questa istallazione.
Nonostante l’Istituto superiore di Sanità abbia emesso un documento che certifica l’assenza di pericoli derivanti dalla costruzione delle antenne Muos, i cittadini e soprattutto le mamme niscemesi, si oppongono con forza, ritenendo che in realtà il territorio e tutti i suoi abitanti subirebbero numerosissimi danni in seguito alla realizzazione di questo progetto. Le preoccupazioni sono inerenti ai danni alla salute, all’ambiente, all’ecosistema della sughereta di Niscemi, i danni provocati all’agricoltura e le conseguenze economiche.
La fotografia di queste piccole realtà italiane, evidenzia la capacità del popolo di lottare per cause che ritiene fondamentali e che vanno a ledere diritti fondamentali come quello alla salute. Resta purtroppo evidente però, che in prevalenza queste rimangano realtà separate e disgregate sul territorio, ciò vuol dire che in Italia, spesso, lo sdegno non si trasforma in protesta se il problema assume caratteri nazionali.
Agnese Giacobbe
http://www.linksicilia.it/2013/07/no-muos-crocetta-si-dimetta-per-manifesta-indegnita-e-tradimento/
http://www.nomuosniscemi.it/il-comitato/
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