Ormai tutti si sono accorti che siamo di fronte ad una vera e propria emergenza; situazione ancor più delicata, poiché colpisce un bene indispensabile e fondamentale per la vita dell'essere umano: l'acqua.
Tale emergenza è dovuta agli effetti climatici (secondo fonti ANSA, il 2021 è stato un anno poco piovoso, il 7% in meno nella media climatologica, con fenomeni, di contro, estremi di precipitazioni, come i temporali persistenti di ottobre in Liguria, o come il ciclone mediterraneo, abbattutosi soprattutto sulla Sicilia, causando allagamenti ed esondazioni di fiumi e torrenti) da ricondurre, ancora una volta, all'uomo stesso.
In generale, l'uomo s'è accorto troppo tardi di quanto l'acqua è importante, mostrando colpevole indifferenza nei confronti dell'esempio africano, delle carestie e fenomeni di siccità consequenziali. Infatti - soltanto da poco - è cominciato il razionamento dell'acqua: indice che finalmente ci siamo accorti che questa è un bene che va salvaguardato, sperando che gli effetti catastrofici (inquinamento, fenomeni di siccità, ecc.) non abbiano fatto diventare la situazione odierna senza ritorno.
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