Una vasta mobilitazione on-line (ad es. http://www.thepetitionsite.com/3/save-the-creek-Elvo/ ) è in corso contro la costruzione di una diga sul torrente Elvo ( Biella ). Sembra che venga progettato uno sbarramento tra i tre e i quattro metri nella valle omonima. Alcuni tra gli oppositori di questo progetto, sintetizzano così le proprie ragioni: “I danni ambientali nel territorio dell'intera Valle Elvo, saranno infatti elevati, irreversibili e non mitigabili.-La rilevante sottrazione delle portate dal torrente Elvo non può considerarsi "equo" sfruttamento delle risorse idriche ma "furto" a danno della comunità che lì vive e trae nome, la cui identità, cultura, lavoro può sopravvivere se il torrente è e rimane vivo. - L'opera è ingiustificata sotto il profilo dei costi (altissimi) e dei benefici (a pochi), conseguenza di una miope programmazione delle attività agricole che non ha mai tenuto conto dei limiti naturali della disponibilità idrica.-Questo progetto è certamente un "affare" e un "business" per chi lo propone e gestirà la costruzione dell'opera. Per il territorio, oltre ai danni ambientali, nessuna ricaduta economica od occupazionale.” (tratto dal sito http://www.valle-elvo-viva.org/home_0.html) Questo torrente, oltretutto, più a valle lambisce il Parco naturale delle Lame del Sesia (http://www.lamedelsesia.vc.it/Pr_GarzaiaCarisio.asp?cod=scheda) ed è difficile prevedere l'impatto di questa diga a monte sul delicato equilibrio idro-geologico della zona.
Fabrizio Cucchi, Deapress
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