Sulle assurdità della cosiddetta "guerra alla droga" mi sono già espresso in passato ( http://www.deapress.com/internazionale/guerra-alla-droga-nuove-assurdita ). Ma bisogna aggiornare i lettori. Il Messico è uno degli stati al mondo più devastati da questa guerra. L'esistenza "dell'altra fazione" è la scusante perfetta per qualsiasi atrocità perpetrata dall'una o dall'altra parte. Questa non è un'esclusiva messicana, ma nel paese dell'Eldorado, lo scontro è particolarmente cruento, benché lo stato liberale e il narcotraffico siano "di reciproco sostegno". Qualche mese fa, su queste "pagine virtuali", P. Cama denunciava: " è come se si assistesse ad un vero “braccio di ferro” tra le due istituzioni del Paese. Sì istituzioni, perché il potere delle bande dei narcotrafficanti è cresciuto esponenzialmente negli ultimi 30 anni. Questo dipende da vari fattori, ma principalmente, l’inizio dello sviluppo massiccio del traffico di droga è stato favorito dall’accordo, voluto dall’ex presidente Bush, tra Stati Uniti, Messico e Canada che mirava alla creazione di un’area di libero scambio [...]. Il libero scambio ha provocato un massiccio ingresso di prodotti alimentari e non, causando ovviamente un’immediata crisi dei piccoli produttori e agricoltori autoctoni, che non riuscendo a ricavare abbastanza profitti da quelle coltivazioni, hanno adibito quegli stessi territori alla coltivazione di piantagioni di Marijuana e papaveri da oppio. Decisamente più redditizie." ( http://www.deapress.com/opinioni-e-commenti/messico-vittime-dei-narcos ). Da qualche tempo, piano piano, anche i crimini dello stato, come già quelli dei "narcos", cominciano a venire alla luce. Lo scorso 19 Ottobre un articolo della BBC, ( http://www.bbc.co.uk/news/world-us-canada-15378399 ) ricordava le bugie del governo e il fatto che pubblici ufficiali siano sotto accusa sia per sottostimare il numero dei morti, sia per alterarne i dettagli per far apparire sempre le loro vittime come criminali. Ma ora, un rapporto della ONG "Human Right Watch" ( http://www.hrw.org/reports/2011/11/09/neither-rights-nor-security-0 ) documenta la colpevolezza del governo e dei suoi agenti " in più di 170 casi di torture , 39 sparizioni e 24 uccisioni extragiudiziarie" dal Dicembre 2006. Speriamo che ciò contribuisca -quantomeno- a sollevare il velo di ipocrisia che circonda questo argomento.....
Fabrizio Cucchi, DEApress
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