La protesta che ha infiammato la Tunisia all'inizio del mese ha contagiato anche l'Egitto dove i manifestanti chiedono l'espulsione del presidente Hosni Mubarak al potere da trenta anni. I manifestanti si sono dati appuntamento il 25 gennaio, in Piazza Tahrir, al Cairo, per quella che è stata ribattezzata "Giornata della collera", utilizzando popolari social network come Facebook e Twitter per raccogliere consensi. Come risposta il governo egiziano ha bloccato internet con una decisione che gli attivisti egiziani descrivono come il tentativo di non far trapelare notizie relative a quanto sta succedendo nella terra dei faraoni ed impedire che testimonianze importanti arrivino al mondo occidentale.