Irene Blair è venuta a Firenze per incontrare l'arte e gli artisti e così il 14 marzo ci propone i suoi ultimi lavori presso la Galleria DEA, che rappresenta un "microgioiello cult" dove si incontrano artisti "fuori dai circuiti" che non fanno moda ma si occupano delle modalità della cultura. Un “luogo inesplorato” dove da venti anni le avanguardie si confrontano e si incontrano per mostrare le loro attività contemporanee.
La Galleria DEA è un “luogo/mixage fuorischema” dove le situazioni e l'arte si incontrano come espressione con caratteristiche innovative.
Irene Blair presenta le sue opere che chiamerei piccoli stralci di pittura, prediligendo la carta che compone e ricompone come collage che in un continuum rappresenta storie frammentate. Quattro grandi pannelli ricompongono a tema le sue pitture. Inoltre sono esposti due quaderni d’autore e alcune piccole opere di scultopittura con intervento graffitico, oltre a creative cards personalizzate. L’enfasi per superfici spezzettate in approccio a tutto campo, sono la sua caratteristica, nella quale ogni area della carta viene dipinta e la storia rappresentata, curata allo stesso modo, al contrario degli stili che prediligono incentrare la raffigurazione nell'area convergente continuando fino al bordo.
Nelle sue opere quindi i bordi strabordano, dimostrando vitalità e la creatività forse influenzata dal suo paese d'origine. Il suo bisogno personale è quello di sviluppare un senso estetico non troppo stretto ma oltre gli standard europei. L'espressionismo astratto che si è sviluppato tra gli anni cinquanta e settanta sembra averle comunicato un impulso alla libertà di pensiero e di azione, così pure gli artisti statunitensi, e i filoni come la pop art e il minimalismo. Le pitture di Blair sono una controrisposta e una ribellione verso tutte quelle tendenze derivanti dalla linea e forma reale, ma non trascurano le implicazioni estetiche e filosofiche che personalizzano la sua ricerca.
Alla pittrice si unisce anche la musicista Naomi Berrill che regala con la sua partecipazione un filo sottile di musicalità che rappresenta l’Irlanda . Un vento nuovo quello che li unisce. Naomi Berrill nasce a Galway, nella costa ovest dell’Irlanda e vive a Firenze dove lavora e collabora con vari progetti musicali suonando il violoncello.
Silvana Grippi/2011
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