Come mia abitudine, anche oggi “scorro” i principali siti d'informazione in lingua inglese. Nella home page del prestigioso “Washington Post”, campeggia la vittoria di Romney nelle primarie dell'Arizona e del Michigan. E, nelle “pagine interne”, troviamo l'ennesimo articolo (http://www.washingtonpost.com/politics/the-genesis-of-a-churchs-stand-on-race/2012/02/22/gIQAQZXyfR_story.html ) sul tema “punti controversi nella storia dei Mormoni”....Del resto, persino “dalle nostre parti” si parla di Romney solo in relazione alla sua fede e non alle sue idee. Una volta ammesso che è francamente difficile per un europeo comprendere “in cosa” le idee di Romney si differenzino da quelle del suo principale antagonista R.Santorum, e concesso che l'unico precedente di un presidente non appartenente alla “galassia protestante” è stato quello di Kennedy, bisognerà spendere qualche parola sul tema “perchè mai giudicare un uomo dalla sua fede religiosa ?”. Sgombriamo subito il campo da conclusioni affrettate. Benchè i Mormoni siano sempre stati osteggiati dall'apparato statale Usa, dall'uccisione in carcere del fondatore, fino a vari scontri armati ( http://en.wikipedia.org/wiki/Utah_War ; http://en.wikipedia.org/wiki/Illinois_Mormon_War#The_.22Mormon_War_in_Illinois.22_and_the_Mormon_Exodus ; http://en.wikipedia.org/wiki/1838_Mormon_War), il tema riguarda anche noi europei. Il progetto di un tempio mormone a Parigi incontra forti ostilità nella popolazione ( http://www.huffingtonpost.com/2012/02/16/french-mormons-inhospitable-moment_n_1279848.html ), e se questo succede in un paese tutto sommato “tollerante”, figuriamoci cosa potrebbe accadere da noi dove l'intolleranza religiosa (certo, coperta dalla nostra estrema ipocrisia, secondo cui “intolleranti” sono sempre gli altri) è “di regola”? Perchè “il mormone” è scomodo, anche quando si tratta di un uomo incolore e banale quanto Romney? Non siamo forse, anche noi europei, molto meno aperti di quanto vorremmo crederci?
Fabrizio Cucchi, DEApress
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