DEDICA
Alla fine d'un incubo
durato un mese e mezzo,
ove neppure il pensiero
riusciva a darmi sollievo,
capisco che, una volta ancora,
grazie a voi sono vivo.
A voi, familiari e pochi
(ma, invero, cotanti!)
amici, dedico questi
versi, poiché, dal male
che mi circonda,
siete riusciti a farmi
veder la luce,
grazie ad affetto,
comprensione,
amore.
Ancora c'è molto da fare;
eppure miro con occhi
diversi il mondo che
detestavo e odiavo,
fino al punto che desidero
nuovamente farne parte
(giacché, in fondo, io stesso
sono parte di esso...).
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